Tutela del territorio: alla Schweitzer focus su arte, cultura e ambiente
TERMOLI. Avere un giacimento ricchissimo, come il filone dei beni culturali, artistici, architettonici e archeologici, e non sfruttarlo adeguatamente. Il Molise, come l’Italia, del resto, potrebbe attrarre flussi di turisti enormi se riuscisse a valorizzare adeguatamente i siti di cui dispone, parliamo di centinaia di località, tantissime per una regione così piccola, poco più di un fazzoletto di terra, che si attraverso in meno di 150 chilometri, dall’Adriatico all’entroterra del Tirreno. Terra di mezzo tra Abruzzo, Puglia, Lazio e Campania, le regioni con cui confina, ma con una storia davvero importante alle spalle, come dimostrano le scoperte che nei secoli sono avvenute.
Prima della valorizzazione, però, l’esigenza è quella della tutela dei beni esistenti e non è un dato scontato, anche in Molise.
Siamo in una epoca di risveglio della coscienza ecologica, ultima spiaggia per mettere al riparo il pianeta e la nostra specie, di cui sin qui, specie dalla rivoluzione industriale in poi, abbiamo avuto cura zero.
Per questo coniugare la tutela del territorio all’arte, alla cultura e alla sostenibilità ambientale nella scuola dell’obbligo è utile per seminare nel futuro cittadini consapevoli e responsabili.
Coinvolti nel progetto gli alunni delle classi seconde delle sezioni A, B e C, all’interno dell’attività didattica che rientra nel percorso di Educazione civica delle scuola secondaria di primo grado Albert Schweitzer.
L’incontro, diviso in due gruppi dalla durata di un’ora per ciascuno di loro, è stato ospitato presso i locali di via Perrotta. Relatore principe del rendez-vous incontro formativo il professor Luca Inno, Archeologo e docente. Originario di Isernia, ma trasferitosi nel Nord-Est, dove insegna a Treviso, Inno ha dissertato della valorizzazione del patrimonio culturale e dei beni pubblici comuni.
Attraverso cenni dell’articolo 9 della Costituzione, ha reso familiare ai ragazzi, che lo hanno ascoltato con estremo interesse, il valore del bene storico-archeologico, portando anche esempi concreti e visibili nel nostro territorio. Un viaggio attraverso le bellezze del nostro paese e, nello specifico, della nostra regione, farà riflettere i ragazzi sull’importanza della salvaguardia dei beni storico–artistici.
Durante il secondo quadrimestre, ci sarà un secondo incontro formativo col geologo Domenico Angelone, segretario del consiglio nazionale dei Geologi, che parlerà agli alunni dei rischi ambientali per mano dell’uomo e del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
La dirigente scolastica, Marina Crema, ha condiviso dal primo momento tali incontri e ha sottolineato l’importanza di formare i ragazzi al rispetto e alla tutela del patrimonio culturale e dei beni pubblici.
Un percorso disegnato ad hoc dai docenti Giuseppe Grasso e Valentina Limongi, quest’ultima referente d’istituto per l’educazione Civica.