Al comprensivo Brigida torna “Ciak si impara”: a scuola con il cinema
Termoli Metodologie innovative per una cultura dell’inclusione: promuovere l’importanza della diversità attraverso la settima arte.
TERMOLI. Alla secondaria del comprensivo “Brigida” ha preso il via ieri per il secondo anno consecutivo “Ciak si impara”, il progetto laboratoriale che coniuga cinema e didattica e che in questa edizione vuole approfondire i temi della disabilità e dell’inclusione. Non a caso il primo appuntamento si è svolto nella giornata del 3 dicembre che a livello mondiale è dedicata alle persone con disabilità sin dal 1981, quando fu istituita dall’Onu per sensibilizzare la collettività ai temi della diversità e dell’inclusione e per promuovere la cultura dei diritti e del benessere dei più fragili. In collaborazione con l’Apsi (Associazione degli psicologi) e la Consulta per le disabilità del Comune di Termoli in questo primo appuntamento le classi coinvolte (I A, I D, I E, I H) hanno visto il film di animazione in stop-motion La mia vita da zucchina di Claude Barras introdotto da Antonio Cappella da anni impegnato a diffondere sul territorio la passione per l’arte cinematografica, intesa come momento di crescita e di sviluppo interiore.
Il film racconta la storia di un bambino di nove anni, orfano e infelice, che si trova a vivere una serie di esperienze complesse, alcune traumatiche, fino al riscatto finale quando scopre la solidarietà e l’amicizia. Alla visione del film è seguito un emozionante dialogo a distanza con Ilaria Di Prima, una ragazza piemontese con sindrome di down che ha raccontato la normalità della sua vita tra lavoro, amici e famiglia. Parte integrante del progetto anche l’iniziativa “ScattiAMO la diversità” organizzata dalla ‘Brigida’ in collaborazione con Apsi e Consulta, che ieri è giunta a conclusione con la presentazione del padlet fotografico nato creando un collage delle foto scattate nelle scorse settimane dagli studenti delle scuole termolesi sui temi ‘inclusione, diversità e accettazione dell’altro’. Il dirigente Marra ringrazia gli istituti della città che hanno aderito all’iniziativa e che ora figurano nel prodotto multimediale.
‘Il cinema che emoziona’ recita il sottotitolo del progetto e ben sintetizza l’intento del dirigente e delle tre docenti referenti: fare didattica in maniera innovativa veicolando temi di grande valenza emotiva attraverso la visione guidata di film, oltre all’attivazione di laboratori formativi.