Pillole su sicurezza e prevenzione: con Aldo Ciccone nel mare magnum delle mascherine

Parola all'esperto mar 01 febbraio 2022
Attualità di La Redazione
6min
Aldo Ciccone ©Termolionline.it
Aldo Ciccone ©Termolionline.it

TERMOLI. Pillole su sicurezza e prevenzione. Si chiama così il contributo che fornirà un nostro caro amico, Aldo Ciccone, già capo distaccamento dei Vigili del fuoco a Termoli e storico riferimento del 115 sul territorio, ora attivo nell’associazione nazionale dei Vigili del fuoco.

«Tratteremo, con la massima sintesi e semplicità possibile, argomenti e curiosità, legati alla nostra ed altrui sicurezza, alla prevenzione, alla conoscenza tecnica e delle normative».

Il debutto avviene con una escursione sul tema delle mascherine di protezione, i dispositivi individuali che in questi due anni hanno caratterizzato la nostra vita a causa della pandemia. Proprio ieri pomeriggio il Consiglio dei Ministri ha prorogato di altri dieci giorni l'obbligo di indossarle anche all'esterno.

In questa “pillola” parleremo di “mascherine di protezione”:

Ci siamo ormai abituati a questa parola “mascherina”, utilizzata genericamente per indicare una delle “armi” che abbiamo per combattere il virus Covid-19. Non è per niente facile districarsi fra termini tecnici, normative, certificazioni ed indicazioni prettamente commerciali. Tratteremo l’argomento “mascherine” soffermandoci sulle informazioni basilari che bisogna conoscere per scegliere ed utilizzarle al meglio.

Indossare la mascherina, per coprire naso e bocca, è tra le misure di sicurezza utili al contenimento ed alla gestione della malattia infettiva, in associazione alle altre raccomandazioni per la prevenzione della diffusione del SARS-CoV-2, come la corretta igiene delle mani ed il distanziamento sociale.

Le più comuni ed utilizzate sono del tipo detto “chirurgico” e del tipo a “semi maschera” ma ve ne sono di diversi tipi, in tessuto con valvola, a cartucce filtranti ecc. ecc.

Le mascherine di protezione oggi più utilizzate si dividono in due macro-categorie:

Mascherine chirurgiche:

Dispositivo medico

Servono per proteggere gli altri

Monouso

Le Mascherine Chirurgiche devono rispondere alla normativa europea UNI EN 14683:2019 + AC:2019

Mascherine FFP1, FFP2 e FFP3 (o N95, N99 e N100 normativa americana, KN95 asiatica):

Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Con valvola: proteggono chi le indossa

Senza valvola: proteggono chi le indossa e gli altri

norma tecnica di riferimento UNI EN 149:2009 e certificate CE

Vediamo, sinteticamente, il significato dei termini tecnici utilizzati:

Dispositivo medico:

Qualsiasi strumento utilizzato a scopo diagnostico o terapeutico. Si tratta di una definizione molto molto generica ovviamente. Ma questa definizione è l’unica in grado di abbracciare completamente tutti quei prodotti, che non solo nel linguaggio comune, ma anche in termini di legge, sono definiti ed appartengono alla macro-categoria dei dispositivi medici (definizione completa contenuta nel decreto legislativo n. 46 del 1997, recepito in Italia della Direttiva CEE 93/42).

Dispositivo di protezione individuale (DPI) :

"Qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo" (D.Lgs. 475/92: art.74). Tali dispositivi, sono utilizzati in molteplici ambiti, oltre a quello lavorativo, anche in quello domestico, sportivo e ricreativo. Sono classificati DPI guanti, occhiali, visiere, caschi, tappi per le orecchie ecc.ecc.

Valvola (espirazione)

La “valvola” posta su alcuni tipi di mascherine, aprendosi in fase di espulsione del respiro ne facilita il flusso, rendendole più confortevoli durante l’uso.

Per questo motivo, proteggono chi le indossa, mediante l’effetto filtrante in fase di inspirazione (valvola chiusa), ma non chi sta vicino in fase di espirazione (valvola aperta) permettendo l’uscita di goccioline potenzialmente infettanti.

FFP1/FFP2/FFP3 (con o senza valvola)

Con queste sigle, si indicano le classi di protezione delle vie respiratorie, ottenute dalle mascherine nei confronti dell’agente pericoloso per la salute (polveri, fumo, aerosol). ecc.).

FFP sono le iniziali di "Filtering Face Piece” maschera facciale filtrante.

1/2/3 Le tre categorie FFP1, FFP2 e FFP3 vengono distinte in base all’efficienza filtrante ed alla perdita di tenuta (FFP3 maggiore efficienza filtrante e tenuta).

Marcatura obbligatoria:

Per quanto riguarda le “mascherine chirurgiche” l’aspetto marcatura e certificazione si fa più complicata perché, data la scarsità iniziale di dispositivi, con Decreto “Cura Italia” (D.L. 17 Marzo 2020 n.18), fino alla fine dell’emergenza sanitaria, sono state derogati alcuni passaggi ed etichettature sia per i produttori che per gli importatori.

Quindi possiamo trovare in commercio:

Mascherine chirurgiche marcate CE

Le mascherine chirurgiche essendo dei dispositivi medici (secondo il D.Lgs. 24 febbraio 1997, n.46 e s.m.i.) devono essere certificati con marcatura CE.

La norma tecnica di riferimento per la loro produzione è la UNI EN 14683:2019.

Le maschere facciali ad uso medico, specificate nella presente norma europea, sono classificate in due tipi (Tipo I e Tipo II) secondo l'efficienza di filtrazione batterica. Il Tipo II è ulteriormente suddiviso a seconda che la maschera sia resistente o meno agli spruzzi. La "R" indica la resistenza agli spruzzi.

Mascherine chirurgiche NON marcate CE

Sono mascherine ad uso medico, quindi dispositivi medici, prodotti, importati o messi in commercio, in deroga alle norme comunitarie vigenti (in applicazione emergenziale del “Decreto Cura Italia” su citato), quindi privi della marcatura CE, previo parere favorevole dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) circa la rispondenza ai requisiti stabiliti.

Mascherine filtranti (non chirurgiche) senza marcatura CE

Nel caso specifico, sono mascherine che non si qualificano come dispositivo medico, ma come “mascherine di comunità”. Questa categoria di mascherine è stata introdotta dal decreto Cura Italia, all’articolo 16, nel pieno dell’emergenza, quando a fronte di una forte carenza di mascherine ad uso medico per il personale sanitario, le autorità hanno autorizzato e suggerito alla popolazione di utilizzare mascherine non ad uso medico.

In questo calderone sono quindi finite tutte quelle mascherine che, non rispettando i requisiti stringenti richiesti per le mascherine ad uso medico, non potevano essere utilizzare in ambito sanitario, ma che venivano considerate sufficienti per l’uso in comunità, dove poteva al contempo essere garantito il rispetto della distanza di sicurezza. Queste mascherine, per legge, non hanno l’obbligo rispettare alcun requisito di filtrazione o respirabilità, ma devono chiaramente indicare al pubblico, sulla confezione, che non si configurano né come dispositivo medico, né come dispositivo di protezione individuale. Queste mascherine, quindi, non riportano alcun marchio CE e nessun riferimento alla normativa dei dispostivi medici o alla norma tecnica EN 14683. Insomma, non ci sono garanzie sui requisiti minimi di filtrazione e respirabilità, che potrebbero avere come non avere.

Mascherine per i bambini?

La nuova normativa prevede – anche per i bambini sopra i 6 anni – l’uso obbligatorio del modello FFP2 su mezzi pubblici, durante eventuali visite a musei o, per le scuole secondarie, in caso di positività di un compagno di classe.

In realtà le FFP2 certificate per bambini non esistono, anche se la dicitura spesso compare su lotti venduti da siti di acquisti online. I genitori possono ripiegare sulle FFP2 “taglia small”, indossabili anche dai più piccoli, anche se non specificatamente certificate per i bambini.

Come si usano?

Lavarsi o disinfettare le mani prima di maneggiare la mascherina;

Indossare la mascherina tendendola per gli elastici, evitando di toccarne la parte interna;

Far aderire bene la mascherina al viso e stringere la clip di fissaggio al naso per assicurarne il posizionamento;

Evitare di spostare, toccare e soprattutto togliere e rimettere la mascherina durante l’utilizzo. A fine utilizzo, rimuoverla sempre con l’aiuto degli elastici evitando di toccarne la parte esterna.

Quando durano?

Le mascherine filtranti FFP2 sono state progettate per durare per un intero ciclo di lavoro (quindi circa 8 ore) in ambiente contaminato.

Le mascherine chirurgiche offrono protezione dalle contaminazioni per un tempo di 4/6 ore di utilizzo continuativo, terminato il quale, sono da sostituire e smaltire nell’indifferenziata.

I vari tipi di mascherine, comunque, vanno sostituite indipendentemente dal tempo di utilizzo, se umide, sporche o danneggiate.

Consigli utili

L’uso delle mascherine deve essere sempre combinato con altre azioni di prevenzione/igiene personale e respiratoria. Va infatti sempre ricordato che nessuna misura da sola può fornire una protezione completa nei confronti delle infezioni ma soltanto una serie combinata di azioni può ridurre il rischio di infezione. Nello specifico:

Lavare frequentemente le mani con acqua e sapone, o in assenza di questi, con soluzioni detergenti a base di alcool

Coprire naso e bocca quando si tossisce o starnutisce

Evitare di toccare occhi, naso e bocca con mani non lavate

Distanza di oltre un metro da altre persone

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