Partigiani per la pace: striscione a Montecastello
TERMOLI. “Partigiani per la pace” questo il titolo dello striscione che è stato appeso alle mura del borgo antico. Un messaggio forte lanciato dall’Anpi (Associazione nazionale partigiani d’Italia), affinché non si dimentichi mai il valore più importante: quello della pace. Un valore per cui tanti si sono battuti con coraggio, rischiando la propria vita. L’associazione dei partigiani d’Italia è sempre stata a favore della libertà dei popoli e dell’autodeterminazione dei popoli e delle persone. Come ci ha spiegato Loreto Tizzani “pace significa libertà”. La stessa costituzione, all’art. 11 recita che: “L’Italia ripudia la guerra”.
Proprio nella stessa occasione del 25 aprile è stata inaugurata –in via Adriatica- la targa intitolata a Basso Sciarretta, termolese e partigiano. L’unico partigiano del Molise, classe 1921, nato da padre termolese e madre pugliese. Basso venne chiamato nel 1940 alle armi come ufficiale di complemento e mandato in Albania. Nella zona delle Langhe aderì alle formazioni autonome dell’avvocato monarchico Enrico Martini Mauri, nel gruppo dei cosiddetti azzurri. Un’esperienza partigiana che rimarrà per sempre nel suo cuore. Nel 1948 completerà gli studi di giurisprudenza. Morirà a Borgo san Dalmazzo nel 2006.
Presenti all’inaugurazione della targa in ricordo di Basso Sciarretta: il gruppo Anpi, tra cui la consigliera di minoranza per la Rete della Sinistra Marcella Stumpo, i rappresentanti del partito della Rifondazione comunista, con in testa Pasquale Sisto, il primo cittadino Francesco Roberti, i consiglieri comunali Pd Oscar Scurti e Manuela Vigilante, la segretaria del circolo Pd Maria Chimisso, il presidente Anpi Loreto Tizzani, don Silvio Piccoli che ha benedetto la targa.
Un’iniziativa, come ci ha spiegato la consigliera Stumpo “fortemente voluta dall’Anpi, così da mantenere sempre vivo il significato della lotta alla resistenza – da cui è nata la nostra Costituzione e la nostra democrazia- nella convinzione che il significato di essere partigiani oggigiorno, significa non solo opporsi a tutti i fascismi, ma anche battersi per l’accoglienza, l’uguaglianza, per i diritti di tutti, per i diritti sul lavoro, per l’aiuto ai più deboli. Il senso della resistenza ieri, come oggi, è scegliere da quale parte stare”. Affinché non si perda mai la memoria del sacrificio da cui è nata la nostra libertà, il valore più grande e più importante.