«In piedi per ore e disguidi tecnici», concorso per Oss svolto dopo un'attesa infinita
TERMOLI. Disagi e giornata sfinente ieri a Roma per il concorso da Oss bandito dall’Asrem.
Per motivi logistici, visto l’altissimo numero di partecipanti, la prova si è svolta nella capitale, ma ci sono stati disguidi tecnici, i tablet assegnati ai candidati, provenienti da molte regioni italiane, così come naturalmente parecchi da Termoli e tutto il Molise, non hanno funzionato a dovere, facendo slittare la prova dalle 14.30 alle 19. Circa 4 ore e mezzo di ritardo sulla tabella di marcia, considerando i tempi di trasferta, specie per chi ha famiglia, bambini e anche per quei viaggi organizzati con pullman, non è stata certo una passeggiata di salute.
Una delle candidate partita di Termoli, madre di due figli, di 35 anni, che ha deciso di rimettersi in gioco, attraverso questa opportunità ha rappresentato la deficitaria organizzazione.
«Ci hanno mandato al massacro, gente che si è sentita male, ho due bimbi piccoli che mi hanno atteso in albergo a lungo, non si può gestire un concorso così. Siamo gente in piedi per ore, qui c’è di tutto, ciascuno con la propria storia, meritavamo maggiore rispetto».
I candidati sono stati accolti alla Fiera di Roma.
«Siamo stati prima ore in fila in un padiglione per tutte i controlli Covid e dei documenti, poi siamo usciti pensando di fare l'ennesima fila per entrare a fare l'esame ma niente, infine, problemi con i tablet da dare a noi concorrenti».
Svolta la prova, a ridosso dell’ora di cena, c’è chi è rientrato a notte fonda.