“L’affido, una scelta d’amore”, la testimonianza di Luca Trapanese

"A Ruota libera" gio 05 maggio 2022
Attualità di La Redazione
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“L’affido, una scelta d’amore”, la testimonianza di Luca Trapanese ©TermoliOnLine
“L’affido, una scelta d’amore”, la testimonianza di Luca Trapanese ©TermoliOnLine

LARINO. Successo per l’evento “L’affido, una scelta d’amore” tenutosi a Palazzo Ducale lo scorso 29 aprile. L’incontro organizzato dal Lions club Frentano con la collaborazione dell’Omnicomprensivo di Larino ed il Comune si è rivelato un tavolo di confronto corposo riguardo al tema dell’affido con approfondimenti atti alla sensibilizzazione del territorio e degli Enti. 

Dopo i saluti di Umberto Massini, presidente Lions Club Larino, del sindaco Giuseppe Puchetti e delle due assessore, alle Politiche Sociali Angela Vitiello e alla Cultura Maria Giovanna Civitella, spazio ai relatori, coordinati da Graziella Vizzarri, già promotrice in altre sedi della trattazione del tema dell’affido.  

Significativa e profonda la partecipazione di Luca Trapanese, seppur da remoto per l’inaspettata quarantena, ma che non ha fatto mancare l’apporto incisivo all’evento affrontando con immediatezza empatica la bellezza della genitorialità sperimentata con l’affido e poi l’adozione di Alba, sua figlia. Luca Trapanese è assessore al Comune di Napoli, ma fondatore di “A Ruota Libera Onlus” che si occupa di progetti legati alla disabilità, della Comunità per ragazzi disabili senza genitori “Il borgo Sociale” e di una casa-famiglia per bambini con gravi malformazioni, unica in tutto il Sud Italia, “La Casa di Matteo”. La sua esperienza e sensibilità, comunque riflessiva e razionale, diventa contributo fattivo in qualità di assessore alle politiche sociale di un territorio complesso e popoloso come il Comune di Napoli.

Un’operosità presa dalla esperienza e competenze del terzo settore e messa a servizio della comunità andando a lavorare sui vuoti di intervento nel tessuto sociale. Trapanese, con grande determinazione contagiosa, ha lanciato un messaggio volto ad essere da sprono a chiunque opera nel settore del sociale, uno stimolo a fare necessariamente rete tra Enti ed Istituzioni affinché si possa essere concreti nel dare risposte ascoltando il territorio, ripartendo da esso, e programmando progetti a lungo termine tenendo conto dei tanti bisogni.

-La mia voglia di stare in mezzo alla gente, presente sui social, è il desiderio di parlare di imperfezioni, quando vado a scuola e parlo ai giovani dico loro di non cercare di essere perfetti ad ogni costo, ma di essere felici. L’imperfezione non deve essere vista come una negatività, ma come una opportunità. Vi è la necessità di educare le persone alle imperfezioni, alle diversità e alle disabilità guardando il mondo con occhi diversi.

La mia presenza sul territorio per cercare di creare delle reti fautori di progetti atti ad affrontare il mondo delle disabilità in tutte le fasce di età e fasi di necessità di ogni genere.

Nella nostra società manca molto l’idea del villaggio dove i figli sono di tutti, dobbiamo sperare, dice Trapanese, che siano figli di una comunità senza essere i migliori, ma felici con tutte le diversità, senza pensare che essi siano degli obiettivi da superare. Va veicolato il messaggio che la famiglia perfetta non esiste, non è un’immagine da promuovere, siamo tutti imperfetti.

La fortissima vocazione della genitorialità e la consapevolezza di essere padre di un bambino disabile mi ha spinto a questa decisione, era il mio destino e quello di Alba.

Essere genitori è l’atto più bello che ognuno di noi fa, si esprime nell’avere la responsabilità della felicità di un altro essere umano.

L’affido è un gesto d’amore, la scelta consapevole di essere genitori tenendo conto che i figli non sono nostri a prescindere e non c’è la strada giusta per fare i genitori. L’affido è il gesto più bello perché aiuti il bambino a superare un momento difficile sia suo che della sua famiglia. Magari anche accompagnando la famiglia nel tempo, la possibilità di essere genitore non solo del figlio, ma anche di chi ha bisogno di supporto nel percorso di genitore, questo il messaggio forte di Luca Trapanese.

A seguire la relazione, letta dalla Vizzarri alla platea, di Leontina lanciano, Garante dei Diritti della Persona della Regione Molise, impossibilitata a presenziare, riportante il punto della situazione in Molise e le attività poste in essere per favorire l’affido familiare e garantire la tutela di bambini e ragazzi la cui famiglia sia alle prese con una condizione di difficoltà momentanea.

L’argomento tutela, poi approfondito dal Presidente della IV Commissione - servizi sociali della Regione Molise Gianluca Cefaratti che partendo dalla propria esperienza familiare, un affido familiare internazionale conclusosi con l’adozione raggiunta la maggiore età. Un vissuto pieno di pathos, non facile come percorso per la lontananza, per le notevoli differenze culturali, i distacchi “forzati” e sofferti, ma nella consapevole che quello che si stava vivendo era affido temporaneo e non c’era certezza che potesse concludersi con l’adozione.

L’Affido, continua Cefaratti, è un Istituto che nasce per dare la possibilità al minore che vive in una famiglia problematica, ma con la consapevolezza che tornerà nella famiglia di origine anche se difficilmente accade perché il giudice in Italia arriva tardi a prendere la decisione, ed alla fine si sceglie la strada di comodo, inserire il minore in un Istituto, ma il migliore istituto non può sostituire la peggiore della famiglia.

Va promosso sul territorio una campagna di sensibilizzazione, disseminata la conoscenza delle varie forme di affido, promossa e favorita l’adozione, far capire al genitore che i bambini non sono pacchi postali e con loro non ci si può comportare con superficialità. L’importanza di un percorso ed una valutazione attenta da parte di un’equipe multidisciplinare. Va promossa, ha continuato Cefaratti, una rete tra Istituzioni e associazioni per favorire il potenziamento dell’istituto giuridico dell’affido in Regione. Chiude il suo intervento sollecitando la comunità frentana, vista l’attenzione e la disponibilità, a promuovere un progetto di ampio respiro regionale.

Ha chiuso l’incontro l’intervento di Maria Smargiassi, Maria Pia Smargiassi, medico geriatra, Officer distrettuale 5°-6°-7° Circoscrizione del Distretto 108 A per il tema di studio nazionale” L’affido, una scelta d’amore”. Un contributo sulle sfaccettature emotive-relazionali e le varie tipologie dell’affido, riferendosi alla legge e all’importanza sui territori di una promozione costante ai fini della tutela dei minori e l’ottimizzazione dei servizi. Un appello il suo “svegliare le coscienze”, che insieme agli altri interventi ha echeggiato come una profonda riflessione nella sala Freda lasciando a tutti una nuova visione sul mondo dell’affido.

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