Caro gasolio e pesca in crisi, donne di mare invocano San Basso e la Madonna
TERMOLI. Ennio Flaiano in uno dei suoi aforismi più riusciti asseriva “La situazione è grave ma non seria”.
Beh, se vogliamo parafrasarla, sulla questione ittica è sia seria che grave, se è vero che per l’ennesima volta la flottiglia peschereccia è agli ormeggi, strangolata dal caro gasolio e altre mille problematicità, come evidenziato nel dettagliato documento inviato ieri dall’armatrice Paola Marinucci.
La stessa imprenditrice ieri pomeriggio, nel mercato ittico al piazzale dei pescatori, ha organizzato una veglia di preghiera con le donne della gente di mare, le mogli dei pescatori e dei colleghi armatori.
“A seguito dello stato di agitazione della marineria termolese per il caro gasolio presso il mercato ittico di Termoli è stato organizzato un gruppo di preghiera a San Basso e santo rosario alla Madonna delle Grazie”, questo l’invito diffuso e accolto da decine di persone, coi pescatori che erano all’esterno, in una sorta di presidio.
Davvero suggestivo questo momento di fede e devozione, nella speranza che dall’alto arrivi una sorta di miracolo capace di sbloccare una impasse che per diverse vicissitudini sta minando la sopravvivenza del settore.
Regole sempre più rigide, pescosità ridotta, pandemia e prezzi alle stelle, tra le cause di una tempesta perfetta.
Invocazioni al Patrono e alla Madonna, ma anche un appello sotto forma di preghiera per chi ha le leve istituzionali con cui agire, sempre emozionante la preghiera del marinaio.