Festa della Repubblica con le istituzioni molisane nel capoluogo

La cerimonia ven 03 giugno 2022
Attualità di La Redazione
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Istituzioni molisane celebrano il 2 giugno ©Termolionline.it
Istituzioni molisane celebrano il 2 giugno ©Termolionline.it

CAMPOBASSO. Cerimonia del 2 giugno, per la Festa della Repubblica con le istituzioni molisane nel capoluogo.

Le celebrazioni per il 76° anniversario della nascita della Repubblica Italiana hanno avuto inizio in Piazza Gabriele Pepe con la discesa della bandiera a cura del Comando provinciale dei Vigili del fuoco di Campobasso.

Il corteo ha raggiunto, poi, Piazza della Vittoria, dove hanno avuto luogo l'alzabandiera, la deposizione di una corona al monumento ai caduti, la preghiera alla Patria, la lettura dei messaggi del Presidente della Repubblica, i saluti delle autorità e gli onori finali al prefetto. Premiate anche le scuole vincitrici del concorso "Manifesto della Repubblica".

Il programma si è concluso con la cerimonia di consegna delle onorificenze "Al Merito della Repubblica Italiana" e di una "Medaglia d'Onore" presso il Palazzo del Governo.

Il Presidente della Provincia di Campobasso, Francesco Roberti, è intervenuto in Piazza della Vittoria nel capoluogo molisano, davanti al Monumento ai Caduti, nel corso delle celebrazioni per il 76° anniversario della nascita della Repubblica.

"Mi rivolgo ai giovani studenti presenti questa mattina, perché la Festa della Repubblica è soprattutto la loro - ha esordito Roberti - I giovani sono l'Italia del futuro e noi siamo chiamati a consegnar loro una società migliore di quella che abbiamo ereditato dai nostri nonni in un continuo percorso di crescita e benessere avviato dal Secondo dopoguerra".

"Oggi più che mai, in un periodo storico particolare e congiunturale, siamo chiamati a consolidare quei principi raggiunti, con coraggio, abnegazione e amore per la #Patria, dai nostri nonni, che vanno conservati e ribaditi con forza". 

"In un quadro geopolitico ed economico tutto in divenire, la Festa della Repubblica Italiana assume un valore ancor più grande di quello che già di per sé riveste. 

Il 2 giugno 1946 gli italiani scelsero, quale forma di Stato, la Repubblica in un lavoro ancor più profondo, che consegnò ai cittadini i principi sanciti dalla Carta Costituzionale, da cui ripartire per continuare a dare stabilità, libertà, pace, democrazia, coesione nazionale e sovranazionale.

Dobbiamo celebrare la Festa della Repubblica, pensando a prospettive di #sviluppo e di pace per il futuro, superando il bene del singolo Stato per guardare a una concezione europea e globale. Buona Festa della Repubblica a tutti, soprattutto a voi giovani - rivolgendosi agli studenti - perché l'Italia è vostra e noi lavoreremo per consegnarla in buone mani".

Il messaggio del Sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, letto in occasione della Festa della Repubblica.

“La Repubblica ha reso l’Italia, nel corso di questi 76 anni, un paese in grado di garantire ai suoi cittadini libertà e opportunità e la scelta operata, con cognizione di causa, dal popolo italiano il 2 giugno del 1946, a ben vedere, si basava proprio sulla voglia e sull’intenzione degli italiani di fare fronte comune, dopo gli anni bui della dittatura, contro ogni tentativo di divisione sociale, per incamminarsi, già da allora, lungo una strada nuova, da disegnare con responsabilità personale e collettiva giorno per giorno.

La nostra Repubblica, per volere dei nostri Padri costituenti, ha reso protagonisti gli italiani della progressiva costruzione di un paese che, anche attraversando momenti complicati e difficoltà innegabili, ha coltivato tenacemente la prospettiva di una società aperta, rendendo la nostra nazione capace di assimilare le differenze fino a farle diventare forza tangibile da tenere sempre in primo piano, a garanzia e tutela dei diritti di ciascun cittadino, opponendosi con il diritto e la legge a ogni tentativo di prevaricazione e violenza.

Sin dalla sua nascita, il sistema istituzionale della nostra Repubblica, in simbiosi con la società civile, è stato chiamato ad affrontare situazioni critiche ed anche veri e propri attacchi allo Stato, ma la tenuta dell’impianto sociale e costituzionale ha permesso di accettare ogni sollecitazione con coraggio e fiducia nei principi democratici dell’agire comune.

La Festa della Repubblica, ogni anno, ci invita a rimettere al centro di ogni agenda di lavoro, di ogni rapporto umano e di ogni futuro progetto di sviluppo, proprio quegli stessi intramontabili principi democratici.

Anche oggi che le risorse che l’Europa mette a disposizione, dopo la pandemia, permettono di progettare investimenti importanti, dobbiamo proporci di rinnovare e innovare ma senza dimenticare che sviluppo, progresso e modernità non possono non tener conto dei diritti, delle garanzie democratiche e delle tutele individuali e collettive in ogni settore della vita quotidiana, ad iniziare dal lavoro, antidoto contro ogni forma di spopolamento, che sia di emigrazione o di denatalità.

È la nostra Repubblica a chiedere, ad ognuno di noi, di rinnovare questa consapevolezza, quest’idea di coesione sociale, non solo nazionale, per sostenere la quale la nostra Repubblica è nata e che l’Italia continuerà con convinzione a realizzare”.

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