Inaugurazione aree verdi attrezzate a Termoli: viale d'Italia
TERMOLI. Giornata inaugurale delle aree verdi: il tour partito dal parco giochi di viale d’Italia.
Già da tempo erano partiti i lavori di riqualificazione delle aree verdi. Proprio a marzo scorso erano stati inaugurati i parchetti di san Pietro e Paolo e di Colle della Torre. Oggi, dopo diversi mesi e molti lavori di riqualificazione è stato inaugurato il parchetto di viale d’Italia. Sono stati aggiunti vari giochi per bambini: uno scivolo grande con una torre, altalene, giochi a molla, ma anche un’area dog park, per gli amici a quattro zampe. Presenti all’inaugurazione: il sindaco Francesco Roberti, il vice sindaco Vincenzo Ferrazzano, il presidente del consiglio comunale Annibale Ciarniello, il consigliere di maggioranza Enrico Miele, il consigliere comunale Nico Balice, il consigliere Pino Luca Nuozzi, l’assessore al bilancio Giuseppe Mottola e il dirigente ai lavori pubblici, Gianfranco Bove.
L’importanza delle aree verdi nella città, non soltanto per confermare la bellezza della nostra Termoli, ma anche perché si conferma come ritrovo per bambini e famiglie.
Il sindaco Francesco Roberti, ai nostri microfoni ha spiegato l’importanza di queste opere di riqualificazione: “Nonostante la pandemia e questi ultimi due anni difficili si è cercato in tutti i modi di riqualificare questi parchi – che da tanti anni, erano stati lasciati all’abbandono- anche perché è importantissimo restituire spazi verdi ai cittadini. Grazie anche ai finanziamenti ottenuti grazie al Pnrr, che presto ricadranno proprio sulle opere per la collettività, sono circa trenta milioni di euro.”
Una città, la nostra, sempre più a misura di bambino, proprio ieri l’ottenimento della bandiera verde. Ma si conferma anche anno per anno, come città turistica. Un esempio di visibilità è proprio lo spot pubblicitario di “E. On” che sta girando su tutte le reti nazionali, proprio in queste settimane. La scoperta del nostro territorio è stata rivalutata sotto una luce nuova proprio dopo il primo lockdown, quando i tantissimi turisti, per evitare di viaggiare all’estero, si concessero la riscoperta di territori autentici, come il Molise.