Dopo 715 anni a Termoli tornano i Templari e la Domus Militie Templi
TERMOLI. Sabato 11 Giugno, presso la chiesa Santa Maria Maggiore, nella buona terra di Rocca San Felice (AV) dopo un periodo di postulantato e Noviziato, durante i lavori di Capitolo della Commenda Santa Felicita Martire presieduta dal Commandeur Frà Michele D’Amore e, con ospite al Capitolo indetto, il Maestro Generale della Casa del Tempio e la Gran Maestranza: sono stati accolti e insigniti con cerimonia ufficiale di investitura i nuovi Cavalieri dell’Ordine del Tempio di Maria Santissima poveri commilitoni di Cristo i Novizi “Antonio Sciarretta, Marco Ferrara, Timoteo Antonetti, Bruno Di Bello, Luigi Soldo, Domenico Santomiero, Giuseppe Di Lorenzo, Claudio Fallucchi, Michele De Nisi”.
A ricevere i nuovi Cavalieri nell’Ordine, Il Commandeur - Grande Ospitaliere E.M.C.J. Michele D’Amore, il Maestro Eques Magnae Crucis Justitiae Salvatore Barbera ed il Rev.mo Don Dino, Cappellano della Parrocchia Santa Felicita Martire di Rocca san Felice, al Capitolo sono presenti i Fratelli Eques Magnae Crucis Justitiae Luigi Di Piazza G. Siniscalco, Frà Vincenzo RUGGERO Gran Maresciallo, Frà Roberto TROISI Gran Tesoriere ed Elemosiniere e la sorella Dama Stefania SIANI Gran Araldo.
Nella stessa giornata durante i lavori di Capitolo, sono stati elevati con funzione di Commandeur Justitiae il Frà Cav. Marco Ferrara ed il Balivo Justitiae della Provincia di Campobasso, Frà Cav. Antonio Sciarretta.
La neo Commenda con sede nella buona terra di Termoli (CB), sotto la reggenza del Commandeur J. Frà Marco Ferrara, adotta il nome di “San Marco” in memoria della Domus Militie Templi in civitate Termularum, la cui presenza è attestata nella città adriatica dal Vescovo di Termoli Bartolemeo. In seguito e in considerazione delle accuse mosse contro l’Ordine del Tempio dall’allora Re di Francia Filippo IV detto “il bello”, anche ai Templari di Termoli vennero sottratte le Grance (comunità agraria – precettoria) di San Gianomo e quella di San Marco in Termoli i cui beni erano situati tra l’attuale porto e la foce del Biferno. Gli stessi fra il 1307e il 1308 vennero ceduti dalla Regia Curia al Vescovo di Termoli Bartolomeo, affinché se ne rendesse garante da possibili violazioni, usurpazioni e sfruttamento da parte di uomini ed animali di casali confinanti.
La storia ci riferisce in seguito, che l’ordine del Tempio dopo falsi processi e persecuzioni da parte del Re Filippo IV, costrinse Papa Clemente V uomo molto malato e pebolecaratterialmente a piegarsi alla pressione del Re e nel 1312 con la bolla “Vox in excelso”. fu sospeso l’Ordine, che in realtà, non fu mai sciolto.
Una tradizione, quella templare, che si perde nel mito dei cavalieri che si ergevano a baluardo della fede cristiana. Per i Templari di oggi il concetto di spade, di crociate e di terra santa da salvare ha un valore simbolico, ma mantiene intatto il suo valore ideale:
significa combattere sempre in difesa del diritto calpestato e per il trionfo della verità, testimonianza di giustizia e fede. Chiunque può divenire Cavaliere Templare oggi senza distinzione di sesso, purché il suo animo sia coerente con gli ideali dell’Ordine stesso.
“Non Nobis Domine, Non Nobis, Sed Nomini Tuo Da Gloriam”. (“Non a noi, o Signore, non a noi, ma al tuo nome dai gloria”).