Termoli nell'Authority marittima di Bari, Patroni Griffi: «Sancita alleanza tra Molise e Puglia»
TERMOLI. Il porto di Termoli è entrato ufficialmente nell’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Meridionale, come ha disposto il decreto del Consiglio dei Ministri, uno dei due varati due giorni fa in materia di Mims.
Proprio al docente universitario e avvocato, per le sue funzioni apicali nell’ente che rappresenta, abbiamo chiesto un commento a conclusione del lungo iter.
«Il governo ha suggellato con un decreto il completamento di un percorso. Un percorso che consacra l'alleanza tra due Regioni, per molti versi simili e complementari, nella promozione dello sviluppo - portuale, logistico e industriale - dei propri territori. Il percorso era iniziato con l'autorizzazione della Zes interregionale adriatica, che già comprende oltre ai porti amministrati dalla Adsp del mare Adriatico meridionale i porti di Termoli e Molfetta, e che ora con la nomina del Commissario straordinario è completamente operativa.
Sul piano logistico/industriale la regione MolDaunia coi tre porti di Termoli, Manfredonia e Barletta, con il potenziato aeroporto di Foggia, con i suoi nodi logistici e ferroviari, è fortemente attrattiva per gli investitori. In questo è favorita non solo dalla congeniale posizione geopolitica che la rende naturale approdo dei processi di reshoring in atto e dei traffici che insistono sul corridoio Adriatico (che ha ricevuto il riconoscimento di rete ten-t) e sul corridoio paneuropeo 8 (che include il corridoio nazionale Tirreno/Adriatico) che si estende dall'Italia alla Bulgaria e alla Turchia, ma anche dalla ampia possibilità di incentivi finanziari, dalla semplificazione burocratica e dalla eccellente qualità delle professionalità e della manodopera. Il porto di Termoli del processo di reindustrializzazione e di sviluppo economico e turistico dell'area è uno degli assets più promettenti.
Dobbiamo da subito operare affinché le risorse già stanziate di traducano in opere e infrastrutture, traguardando gli ambiziosi obiettivi del piano regolatore portuale. La transizione energetica è densa di opportunità per i territori che le vogliano cogliere, e dobbiamo farci trovare preparati».