La notte dopo gli esami, i pensieri di Tamara verso gli orali di fine giugno
TERMOLI. Dal liceo economico-sociale con la testimonianza di Livia Di Salvio, al liceo linguistico con quella di Tamara Smargiassi, dell’istituto omnicomprensivo di Guglionesi.
La notte dopo gli esami. Dopo un sonno rifocillante e le prime ansie buttate via, il pensiero di Tamara adesso è rivolto solo alla prova orale.
L’esperienza quinquennale del linguistico le ha aperto un mondo. Un mondo fatto di multiculturalità, un mondo visto con occhi diversi e con la voglia di scoprire nuovi posti. Posti nei quali, Tamara ritrova anche sé stessa.
Un anno particolare per Tamara che non sempre si è sentita capita ma che è riuscita a dimostrare a sé stessa e agli altri che dopo il buio c’è sempre la luce.
«Ci sono stati tanti docenti che mi hanno capita e mi hanno spronata a dare il meglio. Sono particolarmente ansiosa ma sono pronta a dimostrare le mie potenzialità e so che devo dimostrarle per una sorta di rivincita personale. Adesso mi sento un sacco stanca ma sono consapevole che è lo sprint finale e di certo non mollerò proprio ora».
Mercoledì 29 è alle porte e Tamara si sente carica. L’ansia non l’abbandona, com’è normale che sia.
Come ti senti adesso?
Dopo aver finito le prove scritte non faccio altro che pensare alla prova orale. Ho tantissima ansia, legata però alla voglia di terminare. È stato un anno impegnativo, stressante. Con il ritorno alla “quasi normalità” anche i professori si sono trovati spiazzati avendo di fronte classi provenienti da quasi un triennio intero di dad, infatti il lavoro non è sempre stato semplice.
Come ti sono sembrate le prove degli scritti?
«Mi sono sentita abbastanza tranquilla. Mi piace scrivere. Per la prima prova, che era assegnata dal ministero, ho scelto la traccia C2, quella riguardante il mondo iperconnesso. Purtroppo venendo da un triennio in dad, non ho avuto modo di fare molta pratica con la scrittura e mi sono sempre esercitata sulle tipologie C, per cui le altre le ho escluse a priori. Mi interessavano parecchio quelle della tipologia B, tipo quella di Liliana Segre ma le ho escluse. Così ho sviluppato un tema di cui mi sentivo più sicura e che avevo sicuramente praticato di più negli anni.
Per la seconda prova, invece, è uscita come disciplina “L1” (la prima lingua straniera) che da me è Inglese. L’ho trovata fattibile, ovviamente era necessario uno studio almeno generale degli argomenti di quella materia. Essendo una comprensione e poi produzione del testo, c’erano domande di interpretazione e quindi era anche necessario mettere in pratica le proprie conoscenze. Essendo io appassionata delle lingue, mi sono sentita piuttosto tranquilla nonostante le mie ansie.
Le lingue viaggiano di pari passo, fanno parte di lei e grazie al liceo linguistico ha potuto viaggiare in alcuni stati europei».
Cosa porti con te di questi cinque anni scolastici e cosa, invece, lasci volentieri dietro alle spalle?
«Sicuramente mi porto la consapevolezza che bisogna sempre impegnarsi, essere costanti per ottenere grandi obiettivi. Tra le cose più belle che mi lascia questa scuola ci sono sicuramente il teatro e gli Erasmus. Ho scoperto una passione per il teatro, poiché ho avuto modo di praticarlo dalla prima elementare e dunque sono più di 10 anni. Con gli Erasmus ho visitato un sacco di posti come il Portogallo, Malta, e la Spagna. Ho avuto modo di confrontarmi con realtà diverse, lavorare, praticare la lingua e conoscere persone che sono tutt’oggi presenti nella mia vita. Ringrazio la scuola poiché queste sono state esperienze fondamentali nel mio percorso formativo, sia a livello cultura ma soprattutto a livello personale.
Quello che lascio indietro invece è un po’ di timidezza. Ho superato questa cosa proprio grazie a queste esperienze. Ad oggi sono una ragazza estroversa e che non ha paura di esprimere le proprie considerazioni».
Qual è la prima cosa che farai dopo il colloquio del 29?
«Mare. Mare. Mare».
E che sia un buon mare Tamara. Un altro passo e spiccherai il volo anche tu.
In bocca al lupo e Ad maiora!