Trentennale della Misericordia, l'intervista al sociologo Guglielmo Giumelli sulle nuove povertà
TERMOLI. Gettare il cuore oltre l’ostacolo, è da sempre l’atteggiamento che caratterizza la Confraternita della Misericordia di Termoli, che oggi nella sede di via Biferno, con una cerimonia più intima, che rivolta al territorio, fatta di volontari e alcune autorità, soprattutto amici e coloro da sei lustri l’hanno resa una “macchina da guerra” sul territorio, ovviamente nel senso buono del termine.
Un incontro per approfondire le nuove povertà è quello che ha sancito l’avvio del programma odierno, aperto dai saluti del governatore Romeo Faletra, dinanzi al presidente delle Misericordie di Marche, Abruzzo e Molise, poi chiamato a dare il suo contributo.
In prima fila la dottoressa Elda Della Fazia, accanto a Faletra il sociologo Guglielmo Giumelli e padre Enzo Ronzitti.
Diverse visioni, angolature differenti che giungono alla radice delle diseguaglianze, quanto offerto in un “quasi contraddittorio”, al quale ha preso parte il sindaco Francesco Roberti (in platea anche l’onorevole Laura Venittelli), perché anche gestire carità e assistenza sociale non è solo una vocazione, fuggendo dal rito dei preti bancomat, per le continue richieste di denaro che arrivano da chi si presenta come indigente.
Cambiano nel mondo della fallita globalizzazione le regole d’ingaggio e la società moderna affossa valori e sentimenti.
Ma la Misericordia va avanti, e non è un caso se nel celebrare il trentennale lo sguardo è ambizioso rivolto al futuro, un futuro che dopo aver realizzato “L’Isola felice” per i senza fissa dimora sposta l’asticella più in alto…. verso l’emergenza abitativa.
Posata la prima pietra di villa Lina, struttura che sorgerà con la donazione della famiglia della sorella di padre Enzo, che ha perso la vita in un tragico incidente stradale, di fatto vittima della strada.
A firmare l’atto proprio padre Enzo, le nipoti e il sindaco di Termoli.
Posa della prima pietra simbolica, ma non solo, con pala, carriola e cemento nel terreno, per poi dirigersi alla cerimonia religiosa nella parrocchia di San Pietro.
Funzione terminata e corteo delle ambulanze strombazzanti per le vie della città, col ritorno e il conviviale nella sala parrocchiale di San Pietro.
La Misericordia compie 30 anni al servizio della gente, ma è solo un punto di partenza.