«Il degrado e la peggio gioventù», quante notti pensierose sul Belvedere Santa Lucia
TERMOLI. Arriva l’estate e immancabilmente la zona di Santa Lucia torna a essere protagonista delle cronache quotidiane.
Cronache di degrado, purtroppo.
A rappresentare un quadro di mancato decoro urbano è stata Roberta Barone.
«Vorrei porre all’attenzione di tutti i lettori di Termolionline su quello che un tempo veniva chiamato Belvedere sul colle Santa Lucia.
Sono una termolese che ogni settimana viene a Termoli e avendo casa nei paraggi non può fare a meno di notare quanto degrado e incuria domina.
Si è sollecitata più volte l’amministrazione - attraverso uffici competenti - a verificare su quanto accade e se ancora se ne parla vuol dire che nulla è stato fatto.
Ogni sera (di tutto l’anno) e fino a tarda notte, gruppi di ragazzi si ritrovano sull’unica panchina e non solo bivaccano, schiamazzano e si ubriacano usano tutto lo spazio a loro disposizione per urinare.
Non sia mai a provare a richiamarli: sfoderano tutto il vocabolario di epiteti irripetibili poi se ne vanno lasciando qua e là bottiglie, bicchieri, cartacce.
Per non parlare della folta vegetazione che impedisce la visuale sul mare e delle colonie di gatti che sporcano ovunque. Anche se i residenti spesso e malvolentieri provvedono a bonificare, non si ha idea degli odori nauseabondi che sono costretti a sopportare.
Attraverso queste poche righe chiedo a chi di dovere di adoperarsi per trovare una soluzione definitiva, affinché questo angolo della nostra Termoli possa nuovamente tornare a chiamarsi Belvedere».