Made in Land: l'ecomuseo Terr@dipasso promuove l'entroterra sulla costa
TERMOLI. “Made in Land” la presentazione del progetto per conoscere le zone interne della nostra regione, presentato al porto turistico di Termoli.
Un progetto davvero interessante, oltre che unico nel suo genere, l’ecomuseo virtuale di Riccia “Terr@dipasso”, che al suo interno contiene peculiarità interessanti, ma volte soprattutto alla conoscenza e all’importanza del territorio. Il progetto è stato presentato al porto turistico, alla presenza del professor Remo Di Giandomenico, commissario straordinario dell’Azienda di soggiorno e turismo di Termoli; Adolfo Colagiovanni, direttore Gal “Molise verso il 2000” e Michele Fratino, rappresentante dell’impresa culturale JustMO’. Presente anche lo studio Creativin di Campobasso, responsabile della comunicazione del suddetto progetto.
Un progetto di cooperazione territoriale europea, inserito nell’Interreg Italia-Croazia, che ha come obiettivo la promozione dell’aree interne, in particolare del patrimonio culturale e naturale di diciotto comuni del Molise, che hanno in comune la famiglia Di Capua –che ha lasciato un lascito in questi territori- l’obiettivo è promuoverli. Come? Portando i numerosi turisti che popolano la costa verso le zone interne, per far scoprire questi territori, la loro bellezza e la loro particolarità.
Questo è stato il primo, di una serie di incontri di un roadshow –questo il nome attribuito- per promuovere i risultati raggiunti dal progetto, tra cui questo portale: www.terredipasso.it che mira a valorizzare il patrimonio di queste zone.
Un lavoro ideato dalla regione Marche, che è il capofila dell’idea e vede il coinvolgimento del gruppo di azione locale “Molise verso il 2000”, del comune di Riccia e di altre realtà italiane e croate. È stato effettuato uno studio tra le due realtà: Croazia e Italia, che ha portato alla luce le stesse problematiche e le stesse difficoltà, come ad esempio: la mancanza di servizi, ma anche l’abbandono delle aree interne e lo spopolamento e quindi sono state messe in atto diverse azioni pilota che hanno permesso al turismo di affondare radici anche all’interno dei territori.
L’ecomuseo “Terr@dipasso” ha raggiunto poi l’obiettivo della piattaforma, che può essere utilizzata dai turisti che visitano la zona del Fortore e alcuni comuni del Matese. La tecnologia come chiave di volta per conoscere un territorio, ma senza trascurare l’incontro personale. Il metodo usato è il “Figital”, un mix tra il digitale e il fisico. Utilizzando sia il QR code, che la mappa cartacea, entrambi strumenti importantissimi e soprattutto a metà strada tra le due epoche: quella contemporanea, che vive di digitale e quella più remota, che vive della bellezza del cartaceo.