Città invisibile: 426 accessi in poco più di due mesi
TERMOLI. In attesa di una sistemazione definitiva, dopo l'addio ai locali del vecchio carcere di piazza Olimpia e l'attuale ubicazione provvisoria alla parrocchia di Sant'Antonio, prosegue senza sosta l'attività a sostegno dei più deboli da parte della Città invisibile.
Nell'ultimo post social, i promotori di questa accoglienza di primo livello parlano di numeri, cioè di persone in cammino.
«Da qualche tempo, precisamente dal 18 maggio scorso, al Centro Diurno abbiamo iniziato a raccogliere alcuni numeri con maggiore sistematicità: da quella data, e fino a ieri, hanno usufruito dei servizi del Centro 60 persone diverse, con una media giornaliera di 19 presenze e per un totale di 426 accessi.
Sono numeri importanti e preoccupanti (con un trend in crescita), che raccontano di una sofferenza sentita in città, che morde ai fianchi, che sfianca non solo le persone senza dimora, ma anche molte e molti altri impoveriti.
Sono numeri che sono storie, volti, crisi, risorse, abbandoni, capacità, bisogni, desideri. Numeri che sono persone, vite.
Vite che noi operatrici ed operatori (stanchi e impoveriti noi stessi), con fatica e disponibilità, ogni giorno ascoltiamo, accogliamo, accompagniamo, non abbandoniamo; sono persone con le quali proviamo sempre a camminare insieme, sulla strada, con le quali sperimentiamo ipotesi di vie di uscita in comune dai problemi, consci che la strada è lunga e accidentata, piena di insidie, ma consapevoli che "il cammino si fa camminando".
[La foto è un disegno di Paolo, recentemente e prematuramente scomparso, che ci ha lasciato anni fa sulla lavagna e che ancora ci fa compagnia oggi].
«Viandante non esiste il sentiero, il sentiero si fa camminando…» [A.Machado]