«Il mio ricordo di Mario Barile»
TERMOLI. Ieri pomeriggio sono stati celebrati i funerali di Mario Barile, con cui ho condiviso tante battaglie sindacali nel direttivo dei metalmeccanici di cui facevamo parte.
Mario era davvero una persona speciale, il suo volto sempre sorridente e socievole, mi tenevo costantemente informato tramite il figlio Michele, e proprio con lui lunedì scorso, incontrandoci, in conferenza stampa, aveva presagito che le cose non volgessero al meglio.
Ripenso alle tante riunioni vissute assieme, da Termoli a Campobasso, Isernia, le manifestazioni a Roma, i tanti viaggi in pullman, nei momenti conviviali e le feste sempre organizzate dalla nostra sigla sindacale, la Cisl, poi la Failms-Cisal e ancora la Fim-Cisl, quindi da pensionati l’Anteas.
Mario con Luigi, Riccardo, Franco, Giovanni, Nicola e molti altri formavano lo zoccolo duro del sindacato metalmeccanico, quando parlavano bisognava solo ascoltarli e seguire le loro linee guide. Ma aldilà di questo Mario soprattutto era un amicone sempre pronto a mettere una buona parola per tutto e tutti, un uomo di spessore magari anche con vedute all’antica, ma sempre rispettoso delle opinioni altrui, guardando la foto allegata era anche un papà speciale e nonno ideale per i nipoti citiamo le parole che in occasione dello scatto fatta per un compleanno di Mario, Michele dedicò queste belle parole al suo grande papà: “Oltre ad avere il tuo stesso nome, spero vivamente possa avere il tuo cuore, la tua bontà e il tuo animo nobile”.
Prima che si ammalasse gravemente lo incontrai con la sua signora la simpatica Nella in piazza Monumento, assieme alla mia consorte, sempre frizzante con sorrisi e battute e in quel frangente mi sembrava sempre il solito Mario, nulla che facesse presagire a questo stravolgimento degli eventi in tempi così rapidi.
Lo ricorderò come sempre sorridente e felice.
Ciao caro Mario, onorato di averti conosciuto e condiviso una buona fetta di vita lavorativa assieme a te molti di noi devono apprendere i tuoi insegnamenti, vicinissimi a questo grande dolore che ha stravolto la loro vita fin qui serena a Nella, all’amico fraterno Michele a Sabrina, al genero Domenico e alla nuora Manuela e ai suoi adorati nipotini che davvero hanno perso un faro che li avrebbe guidati su vie più tranquille e sicure.