La siccità mette a rischio tutti, «La nostra è preghiera di intercessione per la pioggia»
TERMOLI. Solo poche gocce cadute negli ultimi giorni, non ce ne siamo nemmeno accorti, e il dramma della siccità sta attanagliando in una morsa quasi mortale, se pensiamo alle colture, tutto il Paese, non solo il Molise. Il cambiamento climatico è un fattore emergenziale probabilmente più grave di quello che pensiamo. La diocesi di Termoli-Larino, sempre attenta a ciò che accade nella comunità, aveva già mostrato di condividere le preoccupazioni e la disperazione dei pescatori, tra le poche istituzioni a farlo, per quanto il caro gasolio non sia scemato nelle scorse settimane. Ora l'attenzione è rivolta all'agricoltura e come comparto primario interessa tutta la regione, tant'è che a muoversi sono le 4 diocesi, oltre a quella bassomolisana, anche Trivento, Isernia e Campobasso-Bojano.
Oggi in tutte le chiese del Molise si pregherà per la fine della siccità. Le chiese del Molise sono vicine a tutti gli agricoltori in questo tempo di grande siccità che ha colpito i raccolti mettendo in ginocchio un settore portante dell'economia regionale. Su iniziativa dei vescovi della quattro diocesi molisane, come segno di vicinanza e solidarietà a tutti gli operatori e alle loro famiglie, domenica in tutte le chiese del Molise si pregherà per la fine della siccità. Un segno di affidamento a Dio, nella luce della fede, per manifestare e condividere con fiducia un bisogno con l'Eterno Padre e per aprirsi alla speranza e alla sua intercessione affinché possa presto arrivare una pioggia ristoratrice nei campi donando serenità e fiducia a tutti coloro che sono impegnati nella fatica quotidiana.
«Sempre nella chiesa ci sono state le preghiere di intercessione per le necessità, dalla peste, dalla fame e dalla guerra ci liberi il Signore, era una tipica invocazione. Adesso ci sentiamo di doverci aprire a questa manifestazione di bisogno che l'Eterno Padre conosce, ma affidandolo a qualcuno di cui ti fidi ci libera dall'ansia ed è importante. Il Signore conosce quello di cui abbiamo necessità, non è che dobbiamo ribadirglieli, ma così raccontiamo a un altro quello che ci causa rabbia, rassegnazione e disperazione, per riattivare la speranza e tendere alla risoluzione dei problemi, che ci saranno sempre».