Da Lampedusa a via Lampedusa, 38 immigrati accolti dalla minoranza guglionesana
GUGLIONESI. Sono arrivati circa una settimana fa, 38 ragazzi del Bangladesh e della Costa D’Avorio, a Guglionesi, in via Lampedusa. Non escludono la possibilità di ospitare anche delle persone di nazionalità ucraina.
In una villetta donata da una coppia di Guglionesani alla cooperativa ospitante.
La dimora può ospitare fino a 43 persone e, con gli ultimi due sbarchi altri ragazzi si sono insediati. Fino a qualche giorno fa c’erano anche sette ragazze ma hanno abbandonato e sono andate via alla volta della Francia.
La minoranza, nelle persone dei consiglieri Antonio Tomei, Barbara Morena, Elisa D’Astolto, Giuliana Senese e Giuseppe D’Urbano, si sono fatti promotori d’accoglienza, donando alla struttura tavoli e sedie.
Questi sono stati pagati grazie all’indennità della Morena e ai gettoni di presenza degli altri consiglieri.
Un gesto di generosità che vuol esser un messaggio di integrazione e accoglienza. Non hanno potuto donare vestiario poiché a tutto questo ci pensa il responsabile della cooperativa.
Mattia Petrarca, il responsabile della Humanity Srl, ci ha accolto nel villino ospitante e ci ha fatto conoscere la realtà in cui vivranno questi ragazzi.
Guglionesi dal 14 luglio ha aperto le porte a questo Cas che fa parte dell’Api di Campobasso.
Sono imprese temporanee che comprendono oltre all’Humanity Srl anche Scholar cooperativa sociale.
«Stiamo facendo le pratiche per la prima registrazione, quella che dà il permesso di soggiorno temporaneo che poi diventa definitivo. Ci troviamo nella zona svago posta all’esterno e, dobbiamo ringraziare i consiglieri che ci hanno fatto dono di tavolini e sedie per i nostri ragazzi. Mentre dentro c’è la zona polifunzionale dove faranno lezione, possono vedere la tv e svagarsi, la cucina con il catering, gli uffici e nei piani alti le stanze da letto».
In via esclusiva i consiglieri di minoranza hanno voluto rilasciare una breve intervista ai microfoni di TermoliOnLine, con Barbara Morena portavoce.
«Vogliamo condividere con voi questo gesto che, come consiglieri di minoranza, abbiamo ritenuto opportuno e doveroso fare. Siamo venuti a conoscenza dell’arrivo di questi rifugiati politici nel nostro comune. Sapevamo che c’erano delle esigenze, che la struttura aveva bisogno di qualcosa e con la mia indennità e con i gettoni di presenza degli altri consiglieri, abbiamo ritenuto giusto acquistare delle suppellettili da esterno per permettere a queste persone di godere anche degli spazi esterni, sapendo che la struttura ne era carente».
Il ringraziamento della struttura e degli operatori va anche ai residenti di via Lampedusa che, in modo cordiale e discreto hanno accolto l’arrivo di questi ragazzi, donando loro una torta di benvenuto.