Parchetti e giardini in degrado, in arrivo 26 lavoratori socialmente utili
TERMOLI. Si fa un grande discutere in questa campagna elettorale del reddito di cittadinanza, davvero pomo della discordia tra le varie coalizioni.
Introdotto dal governo gialloverde Conte 1, dopo la promessa del Movimento 5 Stelle del 2018, è stato anche oggetto di revisioni in questi anni, ma ora deflagra lo scontro tra chi lo considera baluardo della dignità contro la povertà e chi spreco che premia chi non vuole lavorare. Tra gli elementi di maggiore disillusione lo scarso apporto dei beneficiari ai lavori di pubblica utilità, i cosiddetti Puc, che in verità proprio nel basso Molise, con l’ambito sociale territoriale di zona, ha visto statistiche molto più brillanti che nel resto d’Italia.
Ma non ci si fermerà a questo. Dopo l’ultima tempesta di vento di sabato scorso è stato sotto gli occhi di tutto lo stato di mancato decoro urbano delle aree verdi cittadine. Non si riesce a far fronte a una gestione puntuale, così ieri mattina il dec del contratto per il verde urbano Marco Maio ha incontrato il dirigente all’Ambiente Gianfranco Bove, con cui è stato messo a punto, proprio su proposta dell’ingegnere capo dell’ufficio tecnico, l’utilizzo di 26 dei beneficiari del reddito di cittadinanza, che opportunamente formati, daranno una potenziale svolta alla cura di parchetti e giardini a Termoli.