Emodinamica e Punto nascita sul tavolo tecnico della sanità molisana a Roma
TERMOLI. Chiusa la parentesi elettorale, si torna all’attività amministrativa. Anche sulla sanità. Se da una parte ci sono continue assemblee sul territorio e precisi impegni assunti da chi ora siede nelle istituzioni, a cui sono stati già richiamati, vedi il documento fatto sottoscrivere dal comitato San Timoteo, il planning più importante è senza dubbio il Pos 2022-2024, che sarò inviato a Roma molto presto, così che il tavolo ministeriale che regge le sorti del “Molise commissariato” potrà darne una preventiva valutazione.
L’ha riferito il commissario ad acta Donato Toma, al rientro dalla riunione avuta stamani nella capitale, dove si è tornato a insediare il tavolo tecnico sulla sanità molisana. Durante il vertice con i rappresentanti dei ministeri – presente anche il nuovo direttore generale della salute, Lorusso – si è parlato anche della radioterapia del Gemelli. «Agenas entro pochi giorni ci dirà qual è il fabbisogno del Molise - ha spiegato il commissario alla sanità – ciò ci servirà per delineare bene il budget da mettere a disposizione della struttura». Altro tema caldo dell’incontro il punto nascita di Termoli dopo che il Tar ha stabilito che alle partorienti molisane vanno indicati percorsi alternativi. «Sono in corso – ha aggiunto Toma – interlocuzioni con le altre regioni per gli accordi di confine».
Abruzzo, ma anche Puglia, ha detto il commissario che si è soffermato anche su emodinamica: «Mancano medici, attualmente abbiamo 4 emodinamiche, ci hanno prospettato la riduzione a 2, abbiamo chiesto una deroga per lasciarne tre».