Diritto all'aborto: «Sui nostri corpi decidiamo noi, con amore e rabbia»

La mobilitazione mer 28 settembre 2022
Attualità di La Redazione
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«Sui nostri corpi decidiamo noi, con amore e rabbia» ©Termolionline.it
«Sui nostri corpi decidiamo noi, con amore e rabbia» ©Termolionline.it

CAMPOBASSO. Anche dal basso Molise partono oggi per raggiungere la Villa dei Cannoni a Campobasso, dove vogliono riprendersi il diritto di scegliere liberamente.

"Non una di meno" e "Un altro Molise è possibile" impegnati ad altre associazioni territoriali per il diritto all'aborto.

«Non sono molti i dati che abbiamo sulla sanità molisana. Uno però lo conosciamo bene, a forza di vederlo sbattuto sui giornali ogni volta che osiamo parlare di aborto, e ogni volta è un colpo al cuore. Ancora nel 2022, il Molise è una delle regioni con il più alto tasso di obiettori di coscienza: il 92,3 % delle/dei ginecologhe/i, il 75% delle/i anestesiste/i, il 90.9% del personale non medico. Inoltre, per quanto riguarda le strutture disponibili, su tre stabilimenti con reparto di ostetricia e/o ginecologia, uno solo è lo stabilimento in cui si pratica Ivg, come uno solo è il medico abortista e praticante nella nostra regione.

La legge 194/1978 è particolarmente problematica proprio perché consente il verificarsi di questo fenomeno, nonostante stabilisca anche, che ogni regione è tenuta ad assicurare che l’organizzazione dei servizi e le figure professionali prevedano la possibilità di accedere all’aborto, cosa che in Molise sistematicamente non accade. Per questo motivo circa il 20% delle donne, persone trans e non binary che avrebbero il diritto di accedere liberamente all’Ivg nella nostra regione, sono costrett3 a spostarsi fuori e pagare. Se possono permetterselo. Per questi motivi e per molti altri, di cui parleremo finalmente in uno spazio di discussione attraversabile e costruito da noi per noi, abbiamo deciso di scendere in piazza per la giornata di mobilitazione transnazionale per l’aborto libero, sicuro e gratuito. Non un uomo, non la chiesa, non lo stato, e nemmeno l’incompetenza e la malafede delle istituzioni della regione sciagurata in cui viviamo. Sui nostri corpi decidiamo noi, con amore e rabbia».

Iniziativa nell'ambito della giornata di mobilitazione mondiale per l'aborto libero, sicuro e gratuito.

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