Autonomia differenziata, quali conseguenze per i cittadini?

INIZIATIVA gio 24 novembre 2022
Attualità di La Redazione
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Autonomia differenziata, quali conseguenze per i cittadini? ©TermoliOnLine
Autonomia differenziata, quali conseguenze per i cittadini? ©TermoliOnLine

GUGLIONESI. L’autonomia differenziata: “verso la secessione dei ricchi?” Così Giancarlo Viesti intitola il suo libro edito da La Terza. Ma è solo un libro o c’è realmente la possibilità che ciò accada? Grande apprensione tra operatori economici, cittadini, operai, italiani.

La Uil addirittura ci ha abituati ad esternazioni fuori luogo che tutti possano partire dallo stesso piano, parlando tanto per parlare e non di ovvietà, dimenticando, come molti, che essa è stata introdotta con il terzo comma dell'art. 116 della Costituzione così come sostituito con l'art. 2 della legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3 - governo Amato (G.U. 24 ottobre 2001, n. 248 (riforma del Titolo V).

Nei giorni scorsi, il Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Roberto Calderoli, proprio in virtù di ciò, ha presentato alle Regioni italiane la bozza di disegno di legge “disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata di cui all’art. 116 terzo comma della Costituzione”. La bozza presentata, nel richiamare la Riforma del Titolo V della nostra Costituzione (2001), prevede che le Regioni a Statuto ordinario, possano ottenere una serie di competenze legislative nelle materie indicate nell’art.117 della nostra Costituzione. Premesso che la nostra Costituzione riconosce e promuove le autonomie locali (art.5), appaiono evidenti i rischi insiti nella proposta che potrebbe determinare un pericoloso squilibrio tra le Regioni “ricche”, in grado quindi di gestire al meglio queste competenze, e le Regioni (tra le quali il Molise) con minori risorse. Uno squilibrio che accentuerebbe i divari tra le diverse regioni italiane facendo venir meno il principio di uguaglianza tra i cittadini, sancito dall’art.3, e la garanzia di quei diritti individuali della persona di cui parla l’art.2 della nostra Costituzione, in netto contrasto con l’art. 116 sopra richiamato. 

Verso una secessione dei ricchi? con questa provocatoria domanda, il prof. Viesti esprime, in un suo libro, il suo pensiero sulle possibili conseguenze che “l’autonomia differenziata” potrebbe comportare sul benessere dei cittadini italiani e sulla stessa unità “sostanziale” del Paese.

Su questi temi, domenica 27 novembre alle ore 10,30, presso la Sala Consiliare del Comune di Guglionesi, si terrà un incontro per approfondire la conoscenza di un tema, voluto da molti, anche da quelli che si mascherano dietro una politica del dire oggi cose che son già vecchie ieri, quello dell’autonomia differenziata, che può influenzare e modificare tanto i principi di parità dei diritti di cittadinanza degli italiani, quanto il funzionamento di alcuni grandi servizi pubblici nazionali. Un incontro per stringere in un abbraccio virtuale, tutte le regioni italiane ed esprimere l’auspicio che alcuni diritti fondamentali non debbano dipendere dal luogo di residenza, e che la politica torni ad essere principe nelle scelte, anche le più impopolari, a salvaguardia della democrazia e della parità di dignità, a prescindere dalle ricchezze, dalle ideologie, visto che, queste, formalmente lasciano il tempo della permanenza al governo dei partiti per poi cambiare posizioni e strategie.

Nell’invitare chiunque abbia la volontà di dialogare per confronto e non scontro, non ci resta che raccogliere idee e proposte per far carico la politica ad una corretta collaborazione con i cittadini. Il Presidente della Repubblica Mattarella, garante e fonte di ispirazione per molti governanti, proprio in questi giorni, in occasione dell’Assemblea dei Sindaci d’Italia, ricorda senza mezzi termini che l’equità tra Nord e Sud è una condizione imprescindibile per coesione e welfare. 

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