Tempio crematorio, «Una macabra scelta da revocare subito»

La mobilitazione gio 01 dicembre 2022
Attualità di La Redazione
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Il cimitero di Larino ©TermoliOnLine
Il cimitero di Larino ©TermoliOnLine

LARINO. Si avvicina il giorno dell’atteso confronto pubblico sul progetto di tempio crematorio e arriva la presa di posizione di alcune associazioni.

Il Movimento Articolo 32 ed il Comitato Basso Molise per il Bene Comune, rendono noto il proprio disaccordo per la realizzazione del progetto in project financing presentato dalla ditta Osvaldo di Lorenzo, che comprende la realizzazione di un tempio crematorio nel cimitero del comune di Larino. Tale opera contrasterebbe palesemente con la naturale vocazione della città Frentana e del suo hinterland che sono di tipo eno-gastronomiche, agricole e turistiche. La presenza di un inceneritore di resti umani sul nostro territorio, risulterebbe deleterio per il turismo arrecando un grave danno di immagine alla città scrigno di tesori archeologici di epoca romana, danneggerebbe gravemente il titolo faticosamente guadagnato di Capitale delle Città dell'Olio e gli agricoltori tesorieri della cultivar autoctona Gentile di Larino riconosciuta come Dop e della pregiata Tintilia. Va inoltre sottolineato che la realizzazione del tempio crematorio porterebbe dei benefici economici irrisori al nostro comune e non risulterebbe utile alla crescente domanda di lavoro dei nostri giovani, costretti quotidianamente ad emigrare.

Come Comitati nati a difesa della sanità pubblica non possiamo accettare che un impianto a combustione possa ulteriormente alimentare i già numerosi casi di cancro che registriamo nell'area del basso Molise probabilmente causati dalla presenza di una industria chimica nel nucleo industriale di Termoli , come non possiamo ignorare le tante relazioni di Enti Nazionali in ambito ambientale che allertano sui rilasci nell'aria di mercurio ed altri agenti cancerogeni per l'uomo e l'ambiente, conseguenti alla combustione di salme. Va tenuto conto che il nostro cimitero è ormai inglobato nel centro abitato e sovrastato da diverse residenze, riteniamo inaccettabile che la Giunta, seppure non in maniera irreversibile, abbia approvato questa macabra scelta di progresso ignorando completamente l'impatto che avrebbe l'impianto sulla qualità della vita di quanti abitano nell' immediata vicinanza dell'area individuata. In un territorio che si pone agli occhi del mondo come un angolo di paradiso, per la qualità dell'aria e della vita, non c'è spazio per un inceneritore, né ora, né nel futuro, né al cimitero e in nessun luogo di queste terre.

Come cittadini, i componenti dei comitati non riescono a spiegarsi come il sindaco Puchetti e solo due consiglieri, Pontico e Vesce, a breve scadenza del loro mandato elettorale, abbiano potuto autorizzare un progetto di tempio crematorio a valenza inter-regionale, senza preventivamente aver coinvolto la cittadinanza ed il loro stesso consiglio comunale, così come è ritenuta grave la leggerezza nell'approvare un progetto in project financing presentato da una ditta che negli anni passati è stata sottoposta a indagini dalla magistratura per reati configurati nello smaltimento illecito di rifiuti generati dai processi crematori delle salme, senza aver prima verificato e controllato le credenziali della ditta proponente. Per le ragioni elencate, i Comitati chiedono al sindaco di Larino, che sia immediatamente revocata la convenzione ed altresì chiedono che tutto il Consiglio comunale, metta in campo ogni azione in loro potere, utile a scongiurare la realizzazione del progetto presentato dalla ditta Osvaldo di Lorenzo oggetto di discordia».

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