Arianna, infermiera pendolare: "Stanchi della Bifernina, ma trovare casa è impossibile"
TERMOLI. Cercare casa a Termoli diventa sempre più complicato. Non solo per gli affitti che, il più delle volte sono alle stelle, ma anche perché se la cerchi per tutto l’anno, i proprietari non lo concedono.
Arrivata la bella stagione, l’affittuario deve lasciare casa per dar spazio al turista, che, probabilmente, pagherà di più.
E chi lavora come deve fare? Se lo chiedono in molti. Specialmente le infermiere “costrette” a lasciare l’entroterra per lavorare sulla costa.
«Sono una delle tante infermiere trasferita dalla provincia di Campobasso all'ospedale di Termoli. Va da sé che con la Bifernina nelle stesse condizioni da 5 anni, è assurdo farsi 80 km ogni volta, dopo turni di notte specialmente, per tornare a casa. Siamo in molti a cercare casa con scarsi risultati» inizia così lo sfogo di Arianna Di Iorio.
Un lungo, pungente e triste sfogo che descrive benissimo una situazione davvero sconfortante.
«Dicono che il personale non c'è, non vuole venire, non vuole essere trasferito. Normale, dove dovrebbero alloggiare le persone?
A Termoli, è difficile lavorare in quanto non si riesce a trovare un alloggio. Gli affitti vanno da settembre a maggio (se tutto va bene), poi giugno, luglio e agosto devi andartene perché le case sono esclusivamente per i vacanzieri. Beh ci sono persone come me, purtroppo traferite all'ospedale di Termoli perché in carenza di personale, che hanno difficoltà a trovare casa e quindi hanno problemi con il lavoro. Chiariamolo questo punto perché è davvero da criminali, poi ci si lamenta. Ma la gente dove deve andare ad abitare sotto i ponti? Non ne vale la pena rimanere qui.
Termoli non può vivere solo sulle spalle di chi viene in vacanza, quei 3 mesi. Noi che veniamo trasferiti non veniamo in vacanza anzi, siamo in ospedale a cercare di erogare una buona assistenza. L'ospedale è aperto 24/24, dove trovate persone che vogliono venire a lavorare se non siete neanche capaci di affittare un buco tutto l'anno? Dov'è adesso il rispetto per il personale sanitario che tanto veniva osannato durante la pandemia!? Che delusione, che vergogna. Non puoi permetterti una famiglia né di acquistare una casa perché non sai mai cosa succede in questa regione».