“Pillole” su Sicurezza e Prevenzione: i campi elettromagnetici
TERMOLI. Decimo contributo della nuova stagione per la rubrica che tratta di temi inerenti alla sicurezza, nata lo scorso anno, apprezzata dai lettori, per la competenza di chi l'ha promossa, l'ex capo distaccamento dei Vigili del Fuoco di Termoli, Aldo Ciccone.
“Pillole” su Sicurezza e Prevenzione ha ora una cadenza quindicinale.
Tratteremo, con la massima sintesi e semplicità possibile, argomenti e curiosità, legati alla nostra ed altrui sicurezza, alla prevenzione, alla conoscenza tecnica e delle normative. Al termine dell’articolo troverete i link delle puntate precedenti.
In questa “pillola” parleremo di “Campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici”:
Siamo da sempre circondati da invisibili campi di forza di origine naturale: il campo magnetico della terra, del sole, le scariche elettriche dei fulmini che si propagano durante i temporali, e persino la luce ed il calore possono essere definiti campi elettromagnetici.
Quando il livello di questi campi naturali viene alterato si parla d’inquinamento elettromagnetico (elettrosmog). Il problema si è evidenziato in questi ultimi anni con lo sviluppo tecnologico, il normale livello di emissione elettromagnetica si è innalzato così tanto da diventare una minaccia per la salute.
Nelle zone ad alta concentrazione umana la presenza di campi elettromagnetici nocivi è molto alta e attualmente non si sa ancora, con certezza, cosa questo comporti sull'uomo e sull'ambiente a breve come a lungo termine.
I campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici emettono onde elettromagnetiche che si propagano anche nel vuoto senza spostare massa ma solo energia da un punto all’altro nello spazio.
Facciamo alcuni semplici esempi, sono onde elettromagnetiche:
- le onde radio, che ci permettono di vedere la televisione, di ascoltare la radio, di parlare al cellulare
- le microonde, che utilizziamo per scaldare o cucinare i cibi, nei forni, detti appunto, a microonde
- i raggi ultravioletti, che ci permettono di abbronzarci d’estate
- le radiazioni infrarosse, emesse dal calore generato dai corpi.
- i raggi X, utilizzati in campo medico per effettuare le radiografie
- i raggi gamma, radiazioni emesse nelle disintegrazioni nucleari ed estremamente dannose per i tessuti biologici
- la luce visibile, la luce emessa dal sole, da lampadina o da altra fonte capace di illuminare gli oggetti
- qualunque cavo elettrico emette onde elettromagnetiche
La casa dovrebbe essere un rifugio, il luogo del riposo e del benessere. Molto spesso non è così: l'inquinamento (di ogni genere: dell'aria, acustico...) raggiunge anche le mura domestiche, inficiando tutte le attività di relax e rigenerazione necessarie per una vita sana, come ad esempio il sonno e l'alimentazione. L'elettrosmog è molto frequente nelle case moderne, ed è dovuto a due fattori principali:
• fattori esogeni: la casa si trova vicino a linee elettriche ad alta tensione, impianti radar ad alta potenza, ripetitori (televisivi, radiofonici o di telefonia mobile) e stazioni di alimentazione elettrica per le ferrovie e le case;
• fattori endogeni: l'impianto elettrico della casa (e degli apparecchi in essa presenti) non è adeguatamente schermato.
Ecco qualche consiglio per la casa:
• Chiedere al proprio elettricista di collocare in tutto l'impianto elettrico degli interruttori speciali, che inibiscono il passaggio dell’alimentazione elettrica quando non è richiesta, specialmente nelle camere da letto;
• acquistare soltanto apparecchi elettrici a norma CE;
• non collocare tutti gli elettrodomestici e le apparecchiature elettriche in un'unica stanza: si creerebbe una dannosa concentrazione di elettromagnetismo;
• evitare che i soggetti sensibili (bambini e anziani) stiano troppo vicini agli elettrodomestici in funzione, fonte di eccellenza delle emissioni elettromagnetiche domestiche;
• ridurre al minimo i tempi di effettiva esposizione ad un'apparecchiatura elettrica (forno, computer...);
• attenzione agli asciugacapelli e ai rasoi elettrici: emettono un elevato campo elettromagnetico, soprattutto a breve distanza, per cui sarebbe consigliabile utilizzarli per il minor tempo possibile.
In alcune circostanze particolari, dovute alla mansione svolta o agli ambienti in cui si trovano ad operare, anche i lavoratori di un’azienda possono essere esposti a campi elettromagnetici.
Per quanto riguarda i luoghi di lavoro è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 18/08/2016 il D. Lgs. 159/2016 “Attuazione della direttiva 2013/35/UE sulle disposizioni minime di sicurezza e di salute relative all’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettromagnetici) , che va anche ad abrogare una precedente direttiva (2004/40/CE)”.
Il Decreto, inoltre, modifica il Capo IV (Campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici con frequenze da 0 Hz a 300 GHz) del Titolo VIII (Agenti fisici), del nostro testo base, D. Lgs. 81/2008. e viene inoltre aggiunto l’art. 210-bis (Informazione e formazione dei lavoratori e dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza) che stabilisce che il datore di lavoro debba garantire che i lavoratori potenzialmente esposti ai rischi derivanti dai campi elettromagnetici sul luogo di lavoro e i loro rappresentanti ricevano l’informazione e la formazione necessarie relativamente alla valutazione dei rischi, con particolare riguardo non solo agli eventuali effetti sanitari dell’esposizione, ma anche alla possibilità di sensazioni e sintomi transitori dovuti a effetti sul sistema nervoso centrale o periferico.
Tutti i lavoratori esposti ad agenti fisici devono essere sottoposti ogni anno a sorveglianza sanitaria, e per quelli che rivelano una particolare sensibilità al rischio, il medico competente deve elaborare una cartella sanitaria e di rischio personale.
Per contatti, richieste per trattare specifici argomenti nei prossimi appuntamenti, curiosità e domande, utilizzate la seguente email sicurezza.prevenzione360@gmail.com.
Aldo Ciccone (Anvvf Associazione Nazionale Vigili del Fuoco del Corpo Nazionale).
Le pubblicazioni precedenti:
Le campagne di sensibilizzazione;
Sicurezza e prevenzione - parte 1;
Sicurezza e prevenzione - parte 2;
Piani di emergenza ed evacuazione;
Le novità 2022 sui luoghi di lavoro;
Capodanno e botti in sicurezza;