La Lilt accanto alle donne: «Divulghiamo la cultura della prevenzione»
TERMOLI. “Prevenzione femminile tra corpo e mente: come governare la paura dei controlli”. È questo il titolo dell’incontro promosso dalla Lilt Campobasso in collaborazione con il CsaIn, in occasione della festa della donna.
Lo CsaIn (Centri Sportivi Aziendali e Industriali), Ente di promozione sportiva riconosciuto dal Coni e dal Cip, è entrato a far parte del Forum del Terzo Settore ed ha come scopo la promozione delle attività sportive, culturali, assistenziali e ricreative del tempo libero. Per questo è nata la collaborazione con la Lilt al fine di promuovere le buone pratiche e i corretti stili di vita, anche in una fase delicata come quella del post pandemia.
Un incontro per le donne e fatto di donne è quello che si è tenuto presso il porto turistico di Termoli, al Sottovento.
«E’ un momento di condivisione per affrontare i temi dell’importanza della prevenzione oncologica nel genere femminile- ha dichiarato Carmela Franchella, presidente Lilt provinciale- noi sappiamo le donne, in generale, aderiscono di più rispetto agli uomini, agli screening oncologici, però c’è ancora strada da fare. Ed è per questo che è importante divulgare la cultura della prevenzione. Accanto a noi ci sono una psicologa e un’ostetrica dei vari consultori presenti sul territorio e, insieme a loro abbiamo voluto dare un messaggio importante in una giornata in cui la figura femminile viene valorizzata».
«Parlare di donne da un punto di vista diverso- ha affermato la dottoressa Marianna D’Aulerio, psicologa consulente dell’Associazione Lilt Campobasso- Cura di sé stesse, dalla salute al benessere. Quando si parla di prevenzione si parla di tutte quelle strategie che possono essere messe in atto per stare meglio. Gli screening oncologici sono gratuiti, innocui e rapidi, caratteristiche che renderebbero facile l’approccio della donna alla prevenzione. Tuttavia, succede a volte che molte delle donne che sono contattate per effettuare lo screening, poi non partecipano. Oggi, quindi, ci siamo confrontate sul perché accade questo, cosa accade nella mente di una donna. Molto dipende anche dal contesto sociale in cui vivono e dalle credenze popolari sulla malattia. Dietro una cosa così semplice come lo screening si nascondono a volte tutta una serie di sfaccettature che devono essere prese in considerazione»
L’incontro si è svolto in due parti. Una prima parte informativa dove sono intervenuti Gianna Picciano, coordinatrice del Consultorio Familiare Asrem Campobasso-Bojano, Giuliana Maria, responsabile del Consultorio Familiare Asrem Termoli, Michele Colitti, coordinatore del piano regionale di prevenzione Molise 2020-2025. Nella seconda parte, invece, è stato un momento d’intimità a base di thè con biscotti per confrontarsi e dare spazio alle esperienze personali con sensazioni, paure e dubbi, ma anche alle domande del pubblico.