Pillole su sicurezza e prevenzione in edilizia
TERMOLI. Quindicesimo contributo della nuova stagione per la rubrica che tratta di temi inerenti alla sicurezza, nata lo scorso anno, apprezzata dai lettori, per la competenza di chi l'ha promossa, l'ex capo distaccamento dei Vigili del Fuoco di Termoli, Aldo Ciccone, che di recente è stato protagonista anche in alcune scuole della città proprio per divulgare questi argomenti.
“Pillole” su Sicurezza e Prevenzione ha ora una cadenza bimensile.
Tratteremo, con la massima sintesi e semplicità possibile, argomenti e curiosità, legati alla nostra ed altrui sicurezza, alla prevenzione, alla conoscenza tecnica e delle normative. Al termine dell’articolo troverete i link delle puntate precedenti.
In questa “pillola” parleremo di “sicurezza in edilizia”:
Purtroppo sentiamo spesso notizie di incidenti mortali che coinvolgono lavoratori impiegati in edilizia, cerchiamo insieme di vedere quali possono essere i principali e specifici pericoli per la sicurezza.
Prima di parlare di sicurezza sul lavoro nel settore edile, è bene fare una distinzione, tra i rischi per la salute da quelli per la sicurezza.
I rischi per la sicurezza sono quelli di natura infortunistica collegati ad un incidente fisico, un evento dannoso, violento che ha prodotto lesioni e che produce come effetto inabilità temporanea, invalidità permanente, oppure morte.
In cantiere i principali rischi per la sicurezza sono:
· rischio di cadute dall’alto;
· rischio da seppellimento durante le operazioni di lavoro all’interno di scavi ristretti e con profondità superiori al metro;
· rischio da ribaltamento e schiacciamento nelle attività di conduzione di macchine movimento terra e simili;
· rischi di lesioni alla testa dovuti a contusioni su oggetti sporgenti in cantiere o per caduta di materiali dall’alto;
· rischio da elettrocuzione e folgorazione dovuto all’utilizzo di apparecchiature elettriche guaste, o per presenza di acqua e mani bagnate o contatto con elementi e cavi in tensione;
· rischi da schiacciamento più o meno gravi in relazione alle dimensioni e peso del carico e alla parte del corpo lesionata (tutto corpo, mani, piedi ecc.);
· rischi da proiezioni di materiali e schegge o taglio nell’utilizzo di attrezzature di lavoro. Ad esempio, nell’utilizzo di una smerigliatrice rischio taglio alle mani o di schegge di materiali agli occhi senza adeguate protezioni e adeguata formazione del lavoratore;
I rischi per la salute, invece, incidono sull’aspetto fisico e biologico dei lavoratori e sono causati dall’esposizione più o meno prolungata ad agenti fisici, biologici, chimici e da problematiche di movimentazione manuali di carichi. Queste tipologie di rischi possono causare ai lavoratori malattie professionali.
La malattia professionale è un evento dannoso alla persona che si manifesta in modo lento, graduale e progressivo, involontario e in occasione del lavoro.
I principali rischi per la salute in cantiere sono:
· rischi da rumore e conseguenti danni all’udito per esposizione a livelli sonori elevati. Questi rischi sono possibili nell’utilizzo delle proprie attrezzature di lavoro ma anche per presenza di attività di altre aziende presenti in cantiere.
· rischi da vibrazioni meccaniche al sistema mano braccio causato dall’uso prolungato di attrezzature elettriche manuali come ad esempio un demolitore, piuttosto che rischi da vibrazioni meccaniche al corpo intero per utilizzo di macchine operatrici e autoveicoli;
· rischi da movimentazione manuale dei carichi, che sono senz’altro i rischi più importanti in cantiere in quanto la tipologia di attività lavorativa incide molto sull’apparato muscolo scheletrico della schiena;
· rischi da agenti chimici riguardano l’esposizione a polveri, fibre e altre sostanze prodotte ed emesse durante le attività lavorative. Il lavoratore, senza adeguate protezioni, si espone nell’immediato al rischio di irritazione delle vie respiratorie, schizzi sul viso o negli occhi oppure, nel lungo periodo, a malattie professionali alle vie respiratorie come ad esempio la silicosi causata dalla respirazione prolungata di polveri di silice cristallina prodotte dalle lavorazioni del porfido e affini.
Non di meno importanza, un’ultima famiglia è rappresentata dai cosiddetti rischi “trasversali o organizzativi”, che dipendono dagli aspetti di organizzazione del lavoro.
L’organizzazione del lavoro all’interno di un cantiere svolge un ruolo fondamentale per la gestione dei rischi interferenziali dovuti alla presenza di altre aziende e permette di gestire l’intensità del lavoro sia dal punto di vista psicologico che fisico; i lavoratori infatti sono esposti anche a rischi da stress lavoro correlati che riguardano l’aspetto emotivo dei lavoratori e possono incidere sulla concentrazione degli stessi nelle attività lavorative in presenza di rischi per la sicurezza.
Alcuni dei rischi su citati li abbiamo già analizzati in “pillole” precedenti ed altri li analizzeremo, in modo particolare, in futuro.
L’insieme delle misure di prevenzione e protezione applicate, scrupolosamente, in un cantiere edile tutela tutti i lavoratori, al fine di ridurre al minimo l’esposizione ai rischi specifici.
Anche in questo caso, il testo principale da seguire, in materia di sicurezza sul lavoro, è il Decreto Legislativo (D. Lgs.) 9 Aprile 2008 nr.81 e sue seguenti integrazioni e modifiche.
Per contatti, richieste per trattare specifici argomenti nei prossimi appuntamenti, curiosità e domande, utilizzate la seguente email sicurezza.prevenzione360@gmail.com
Aldo Ciccone (Anvvf - Associazione Nazionale Vigili del Fuoco del Corpo Nazionale).
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