Cure negate ai ragazzi autistici, «Fissata l'udienza preliminare: altro che modello Molise»
CAMPOBASSO. Ancora notizie di richieste di rinvio a giudizio sul modello di Governo del Molise, stavolta in ambito sanitario e con riferimento all’Asrem. In questi giorni si fa molta attenzione al tema dell’autismo, per diversi motivi, non più tardi di ieri se n’è occupata anche la Ministra per la Disabilità, Alessandra Locatelli.
Ora, giunge la fissazione dell’udienza preliminare per il 22 giugno sull’inchiesta relativa proprio alle cure autistiche. Lo rivela l’avvocato Vincenzo Iacovino, tra i promotori del manifesto di Costruire Democrazia. «Ma di quale modello Molise vogliamo parlare? Il Gip ha fissato l’udienza preliminare al 22.6.2023 per decidere se rinviare a giudizio coloro che non hanno prestato le dovute cure ai ragazzi autistici nonostante il diritto sancito dalla legge e dalle sentenze del Tribunale civile! La politica e la mala gestione tra lo spettro dell’autismo e delle responsabilità.
Con quale coraggio oggi si parla di modello Molise. Con quale coraggio la politica e gli amministratori tagliano i nastri quando non hanno aperto le porte a genitori disperati lasciati soli nel dolore dello spettro tra le mura domestiche. Perché nonostante le sentenze del Tribunale di Campobasso non si è proceduto a risarcire le famiglie degli ingenti esborsi costretti a pagare in assenza di prestazioni socio-sanitarie. Vere e pesanti come macigni le parole espresse da Carla Pasquarelli, madre di due bambini con disturbi dello spettro autistico a seguito dell’inaugurazione del centro socio sanitario “io sono speciale” a Campobasso, in Molise, alla presenza del Ministro della disabilità, Alessandra Locatelli. In particolare ciò che più preme evidenziare è la “confusione” e la “strumentalizzazione” creata ad arte da indurre il ministro a dire cose, purtroppo, non rispondenti alla realtà, circa “il modello Molise” addirittura da portare come esempio nelle altre regioni” o, addirittura, “davanti alla commissione europea per i diritti delle persone con disabilità”! Questo esempio, quand’anche possa esistere, certamente non è opera della politica molisana.
Affatto! Se di autismo in Molise si può parlare, intendendo per autismo quelle pochissime cose fatte a beneficio delle persone nello spettro e delle loro famiglie sempre più stanche e provate, certamente non grazie all’azione politica-amministrativa regionale dell’ultimo decennio. totalmente assente e distruttiva. Se di autismo in Molise si può parlare, inteso come sopra detto, è solo grazie alla dedizione, passione, motivazione e coinvolgimento diretto delle famiglie con autismo supportate da avvocati e operatori privati del settore che con enormi sacrifici, in termini economici e motivazionali, hanno garantito quell’aiuto essenziale, purtroppo non sufficiente, alle persone nello spettro. Questo è lo stato dell’arte dell’autismo in Molise. Ciò che il Ministro ha visto è opera di sacrifici enormi di decine e decine di famiglie interessate da questa delicata disabilità supportate dalla competenza e umanità di persone che in prima persona hanno rischiato e soprattutto condiviso le necessità di cui hanno bisogno quotidianamente le persone con autismo. A queste persone si affiancano altre che con spirito di solidarietà hanno deciso di investire nel e per il sociale.
Bene, anzi benissimo, ma questo è il modello Molise attribuibile alle famiglie. Andavano e vanno obbligatoriamente supportate e guidate anche da una programmazione politica e socio-sanitaria. Questo è il vero e autentico modello Molise! Il resto, quello che voleva farsi intendere, cioè un modello della politica molisana, è solo una vergognosa strumentalizzazione così come é vergognoso sentire il governatore affermare “sono felice di annunciare che è pronto il decreto commissariale con il quale la Regione Molise determina le tariffe e i criteri di remunerazione per l’assistenza a persone con disturbo dello spettro autistico. Un provvedimento importante e atteso da diverse famiglie molisane. un grande segno di civiltà”. Caro (s)governatore, si vergogni! La determinazione delle tariffe, tra le altre cose, le sono state chieste tre anni fa, allorquando l'Asrem è stata condannata con sentenza inoppugnabile a prendere in carico otto bambini nello spettro o a rimborsare le spese (ingenti!) che i genitori hanno affrontato per garantire le giuste terapie! Da quel momento in poi solo silenzio e i genitori, con l’aiuto dello studio legale e di validi operatori del settore, hanno invitato e diffidato più volte l’ente Regione Molise, la Asrem e i vari commissari e sub commissari che si sono succeduti, affinché venissero adottati tutti i provvedimenti del caso per fronteggiare una situazione di assoluta emergenza e che avrebbe dovuto essere risolta già anni fa!
L’incapacità politica e amministrativa ha prodotto solo lunghe attese ed inutili quanti estenuanti incontri che non hanno portato a nulla di concreto, nonostante le numerose sentenze emesse in favore delle famiglie che richiedevano il rimborso delle terapie comportamentali fatte privatamente e/o semplici richieste di rimborsi per terapie “obbligati” a fare privatamente. Ancora oggi la Regione Molise è inadempiente su tutti i fronti!”. É questo allora il modello Molise? Certamente no! E forse lo sa anche il ministro invitato nel Molise per fare solo campagna elettorale per riabilitare politici falliti sulla pelle di genitori che portano ancora il segno dello spettro e della sofferenza! Altro che modello Molise! Vergogna».