Laboratori attivi per rendere vivo il ricordo nel centenario di Achille Pace
TERMOLI. Non c’è solo il centenario di Benito Jacovitti a Termoli.
Ieri, giovedì 1° giugno, è stato celebrato quello della nascita del maestro Achille Pace, presso l’auditorium dell’istituto comprensivo di Difesa a lui intitolato.
Una iniziativa voluta per ricordare insieme agli alunni la sua figura e le sue opere.
L’evento è stato introdotto dalla professoressa Leonida Sallustio che ha presentato i laboratori tematici tenuti dai docenti dell’istituto in collaborazione con il museo Macte di Termoli, il museo Maack di Casacalenda e l’artista Agostino Senese, per poi passare immediatamente la parola alla dirigente scolastica Luana Occhionero, che dopo i ringraziamenti di rito, ha sottolineato il valore del ricordo di Achille Pace, definendolo “importante per la città di Termoli” e del rilievo che questa giornata ha per gli alunni cosicché “ognuno di loro sarà un po' Achille Pace”.
Alla celebrazione dell’artista ha partecipato anche l’assessore Michele Barile che ha sottolineato: “Il maestro è stato importantissimo per la nostra città, quello che ha rappresentato nel corso degli anni, quello che è riuscito a fare è qualcosa di ineguagliabile; è stato colui che è riuscito a far diventare Termoli una capitale dell’arte contemporanea”.
L’elogio al maestro è proseguito con l’intervento della dottoressa Amalia Vitale, responsabile del servizio educativo del museo dell’arte contemporanea Macte, la quale ha posto in evidenza la sua grande importanza per la città e per l’arte contemporanea italiana ed il suo contributo alla nascita del “Premio Termoli” nel 1955, ricordando che presso il Macte ne è in corso la 63° edizione, visitabile fino al 17 settembre con ingresso gratuito.
Anche l’architetto Massimo Palumbo, presidente e direttore artistico del museo Maack di Casacalenda, nel tessere le lodi dell’artista, ha sottolineando il grande legame che Achille Pace aveva con la scuola, essendo stato anche professore: “pensare ad Achille Pace e pensare che stiamo in una scuola è un tutt’uno, era una persona che amava il mondo della scuola ed aveva il gusto e il piacere di trasmettere i saperi a chiunque”. Così come l’altro insegnante, Antonio Sarchione.
Prima di iniziare il lavoro con i laboratori didattici, l’evento si è concluso con una lettura di alcuni estratti dai testi dello stesso Pace da parte degli alunni.