Tra rombo dei "Falchi della strada" e il "Silenzio" l'ultimo saluto a Fiorangelo
GUGLIONESI. Dolore, sgomento, incredulità e tante, tante lacrime. Fiorangelo Della Posta è stato accompagnato per il suo ultimo viaggio dai suoi compagni di sempre, i suoi amici motociclisti, "I Falchi della strada".
All'arrivo del feretro nella gremita Chiesa Madre di Guglionesi, un musicista della banda di Aliano, presente in questi giorni in occasione della festa patronale, ha intonato il “Silenzio”, accompagnato da un lungo e composto applauso.
I volti delle persone sono devastati, il dolore prende il sopravvento come un come un pugno nello stomaco che ti lascia senza respiro.
Monsignor Antonio Sabetta, officiante della messa, nella sua omelia ha detto “ci ritroviamo in una circostanza molto dolorosa. Viviamo un momento di grande dolore. Stiamo dando addio al nostro fratello Fiorangelo, persona solare, semplice, fatta di lavoro, famiglia e amici e di cui la sua presenza era apprezzata. Perché la vita ci tratta in questo modo? Perché ci illude? Perché è così profondamente ingiusta?
Questa domanda a volte può diventare in una bestemmia nei confronti di Dio. È una domanda che ci atterrisce. A 47 anni la vita deve ancora cominciare.
Ti chiude lo stomaco. E anche la fede non sta qui a dare risposte a buon mercato. Siamo qui a ricordarci che chi la vita ce l’ha data, ce la darà per sempre. Quella domanda rimane. Noi siamo fatti per amare. Quando ci lascia chi abbiamo amato è il grande dolore della vita.
La vita di Fiorangelo non è finita per sempre. Continua in quella dimensione dove non c’è dolore e c’è gioia per sempre. Il dolore non deve accompagnarci alla disperazione ma a un senso che ci rimanda a un disegno più grande. Vogliamo crederci. Si può dire non sia turbato il vostro cuore, custodite la sua memoria”.
Fiorangelo continua a esser presente nella vita di tutti noi.
Al termine della messa, il feretro è stato portato in spalla fino a Castellara, dai suoi amici motociclisti.
Centinaia di moto hanno rombato per il loro amico Fiorangelo. Per poi proseguire in un corteo fino al cimitero.