La Scalinata del Folklore cambierà volto
TERMOLI. Dall’intervento di edilizia sociale di contrada Mucchietti al restyling della Scalinata del Folklore, come opera compensativa, del valore di circa 215mila euro.
Uno dei luoghi simbolo della città e dell’estate termolese si ammoderneranno, con l’intervento deliberato in autorizzazione dalla Giunta Ferrazzano da parte del consorzio Oikos, che è subentrato alla Esa Costruzioni srl.
La Scalinata del Folklore è uno dei luoghi protagonisti del calendario dell’estate termolese. La sua realizzazione risale agli anni Trenta, da un disegno del podestà Cieri, per strutturare il terrapieno naturale che riallacciava via Aubry a corso Vittorio Emanuele III. Nel 1939 il progetto viene concretizzato con la realizzazione di una prima gradinata in marmo.
La Scalinata del Folklore è adiacente al Palazzo Crema: costruzione realizzata negli anni venti, da decenni al centro di racconti e di strane leggende locali in quanto da quasi 27 anni si presenta come una struttura fantasma e abbandonata a se stessa. Nel corso della sua storia la scalinata ha subito diversi lavori di riqualificazione, dai più antichi dovuti ai danni riportati durante la Seconda Guerra Mondiale, ai più recenti del 2017.
Proprio in quest’anno, a ridosso della scalinata, è stata realizzata una piazzetta pedonale, pavimentata per intero, che affaccia sullo scorcio, sempre affascinante, del Borgo Vecchio, della Torretta Belvedere e del Porto. Su indicazione della Sovrintendenza ai Beni Culturali è stato rispettato lo spirito architettonico della zona: la pietra chiara al centro, la banda in porfido opus incertum (si chiama così il materiale scelto) e il disegno in travertino che evoca le onde e il movimento del mare. La Scalinata del Folklore è nota per essere la sede, soprattutto in estate, delle principali manifestazioni di musica e spettacolo dedicate agli usi e costumi locali.
Quando è avvenuto il primo spettacolo che ha dato inizio alla prima rivoluzione? E’ difficile determinarlo con esattezza. Certo è che essa ora (inteso da qualche decennio) rappresenta il palcoscenico della maggior parte degli spettacoli dell’estate termolese: poesia, canti, commedie. E’ perfino protagonista del rito della foto ricordo.
E proprio in funzione del cambiamento che la scalinata ha avuto negli anni, che la sua trasformazione si vede necessaria perché oggi questo posto ha la consapevolezza di essere un punto di aggregazione e non più solo un collegamento, tra due livelli diversi di strade (Corso Vittorio Emanuele III e Via Aubry), oggi questo luogo può brillare di luce propria come opera di servizio culturale collettivo.
L’intervento consiste nella riqualificazione di quella che una volta era una semplice scalinata ma che oggi ha sempre più i connotati di luogo protagonista nel calendario dell’estate termolese per rappresentazioni teatrali folcloristiche, canore, rassegne e manifestazioni artistiche.
Il progetto di ristrutturazione necessita proprio perché negli anni la connotazione della scalinata è cambiata, si è arrivati al momento di dare la vera valenza per la quale viene usata negli ultimi decenni e cioè luogo per rappresentazioni e come tale non idonea a mantenere dimensioni esigue nelle alzate dell’attuale gradino (13 cm) usato come seduta, ma permettere una seduta regolare e ragionevole. Gli anni e gli eventi atmosferici e gli atti vandalici hanno deteriorato sia la pavimentazione sia le basole di gradini sia l’impianto di illuminazione, le sedute devono essere rese idonee e l’impianto di illuminazione deve essere ammodernato attualizzato fatto, garantendo la sicurezza pedonale negli spostamenti da un lato all’altro delle sedute e sicurezza nel salire e scendere dagli stalli
L’intervento prevede:
• SEDUTE IDONEE
• SCALE DI SERVIZIO IDONEE ALLA VEICOLAZIONE E AL PASSAGGIO IN SICUREZZA DELLE PERSONE
• ILLUMINAZIONE RINNOVATA
• SISTEMAZIONE E LIMITI DELLA SAGOMA DELLA SCALINATA SU TUTTA LA LUNGHEZZA
• SISTEMAZIONE DELLA PAVIMENTAZIONE A MONTE DELLA SCALINATA
AD AGGANCIO DELLA PAVIMENTAZIO9NE PREESISTENTE, CON INSERIMENTI DI ASOLE DI VERDE INTERVALLATER DA PANCHINE PER
LA SOSTA
Le opere sono sostenibili anche dal punto di vista urbanistico e ambientale rispettando le disposizioni e le prescrizioni degli strumenti vigenti.
La riqualificazione e il miglioramento dell’area pubblica ha l’obbiettivo di risistemare uno spazio urbano di una'rea compresa tra Corso Vittorio Emanuele III e via Aubry strada che porta al porto, essa si interpone tra le vecchie mura del Borgo Antico e la fascia del nucleo urbano del periodo post bellico. L’intervento ha dimensioni di 40 m di lunghezza per 15 m di larghezza, con un dislivello di 7 m.
La soluzione formale adottata riguardanti i materiali che verranno usati sono risposte alla ricerca di coniugare il nuovo con il vecchio e il funzionale con lo scenografico. La scelta dei materiali basata quasi esclusivamente sulla scelta del lapideo è dettata dal rapporto che il paesaggio in quel contesto e in quel luogo ha con esso, rendendo il binomio imprescindibile.
TIPOLOGIA E CARATTERISTICHE DEGLI INTERVENTI:
L’opera si articolerà di:
• 24 sedute intervallate da una gradinata per il passaggio centrale di 1.40m e una scalinata di accesso laterale di 1.20m. le sedute avranno dimensione di profondità 40cm e altezza 40cm atte a consentire la regolare seduta con un passaggio intermedio tra i gradoni di 40cm.
• Sistemazione dei tre pianerottoli intermedi di sosta e transito di dimensioni di 1.80ml x 15ml.
• Sistemazione della scena e dei pianerottoli con pavimentazione in pietra di Trani naturale.
• Impianto di illuminazione che prevederà lampade da incasso di 33 cm x6.5 cm profondità 8.6 cm a led nella parte posteriore delle sedute.
• Sulle gradinate centrali e di servizio verranno posizionate in maniera alternate lampade da incasso 6cm x 11.5 cm profondità 2.8 cm.