“I Mille volti della legalità”: a Termoli fa tappa il "Parlamento internazionale"
TERMOLI. Decine di ragazzi seduti in platea nella sala dell’ex cinema Sant’Antonio di sabato sera, struttura che resiste da baluardo come uno dei pochi luoghi di aggregazione cittadini, per assistere a un dibattito su “I Mille volti della legalità”.
Non è un miraggio, è quanto accaduto due giorni fa a Termoli, per merito degli organizzatori di un confronto dall’alto valore civile e anche per l’adesione dell’istituto Majorana, che ha portato gli allievi a partecipare a una manifestazione che ha visto giungere in città Nicolò Mannino, presidente del Parlamento internazionale della legalità, istituzione che prese le mosse dopo la terribile stagione stragista del 1992 in Sicilia.
Una iniziativa organizzata dal Rotary Club di Termoli e dalla Zenit Onlus in collaborazione proprio col Parlamento della legalità Internazionale, che si prefigge l'importante obiettivo di esplorare le diverse sfaccettature della legalità nella società contemporanea, affrontando tematiche di grande rilevanza e attualità.
Durante il seminario è stato presentato il libro "Il mio nome è amore" di Nicolò Mannino.
A moderare gli interventi è stata Anna Elisabetta Iacubino presidente Zenti Onlus-La casa 106 Rotary club di Termoli, che ha lasciato in avvio dei lavori lo spazio per i saluti istituzionali della Curia vescovile, col vicario generale don Marcello Paradiso, più una escussione sui temi propri della legalità e della morale, che un mero messaggio di condivisione, e dell’assessore regionale Michele Marone, che ha portato i saluti dell’intero governo regionale.
I contributi di Antonello Fabio Caterino dell'istituto nazionale di linguistica forense e presidente Rotary club di Termoli, dell’avvocato Laura Venittelli, dell'avvocato Concetta Iacubino del foro di Foggia e l'avvocato Gaetano Giglio del foro di Foggia, hanno preceduto l’intervento cardine dell’evento, con Nicolò Mannino, presidente del Parlamento della legalità internazionale, relatore del seminario, che è stato condiviso in diretta social anche dalle oltre 90 sedi del Parlamento della legalità e dalle scuole di Palermo, per un ponte simbolico sull’affermazione del diritto e della ragione su ogni sopruso.