«Passato, presente, futuro», la protesta della Schweitzer al Consiglio regionale
TERMOLI-CAMPOBASSO. Giunta a destinazione la folta e nutrita delegazione della comunità dell'istituto comprensivo "Schweitzer", partita poco prima delle 8 da piazza Giovanni Paolo II a Termoli in pullman, ma ci sono state anche auto private che hanno percorso la statale Bifernina, per raggiungere la sede del Consiglio regionale, dove oggi è in discussione la proposta del dimensionamento scolastico.
Non solo docenti, personale Ata, genitori, ma gli stessi alunni ci hanno messo la faccia, rinunciando a uno degli ultimi giorni di vacanza per non assecondare chi vuole ipotecarne il futuro.
Slogan e striscioni srotolati davanti a Palazzo D'Aimmo: «Giù le mani dalla nostra scuola», «La Schweitzer non si tocca», «Passato, presente, futuro». Magliette della scuola indossate dai ragazzi, che vogliono così ribadire l'appartenenza e l'identità di un percorso formativo che non vorrebbero affatto interrompere.
La battaglia per la sopravvivenza dell'autonomia è difficile, ma si punta a quella deroga che il ministro Valditara ha annunciato lo scorso 28 dicembre, come ci riferì la dirigente scolastica Marina Crema, nel presidio di venerdì scorso, che documentammo in diretta streaming e nelle interviste, con cui rappresentammo tutta la contrarietà rispetto alla scelta compiuta dalla Giunta regionale del Molise, su parere dell'Usr Molise, di attribuire gli attuali plessi (con sezioni e iscritti) ai tre istituti comprensivi superstiti.