Discariche abusive sul territorio, tra i rifiuti abbandonati non manca l'amianto
CAMPOBASSO. Pubblicato il 10^ Report del controllo del territorio di Arpa Molise, finalizzato alla ricerca dei rifiuti interrati, delle discariche abusive, degli abbandoni di rifiuti pericolosi, in particolare di manufatti in cemento-amianto, delle aree di combustione illecita di rifiuti e dei rifiuti radioattivi.
Come per gli anni precedenti (2014-2022), anche nel 2023 sono stati segnalati diversi siti di abbandono, caratterizzati da grossi quantitativi di rifiuti eterogenei (Raee, rifiuti di manufatti in cemento-amianto, oli minerali esausti, parti di veicoli, rifiuti derivanti da attività di demolizione e ristrutturazione ed altri).
Anche per il 2023, Arpa ha registrato un calo del fenomeno degli abbandoni sul territorio di rifiuti contenenti amianto.
Dati raggiunti, anche quest’anno, grazie alla sinergia e alla collaborazione tra i diversi Organismi di Controllo e gli Enti locali nelle attività di prevenzione, di contrasto e di smaltimento dei rifiuti abbandonati.
Il Report è disponibile per la consultazione sulla home page del sito internet di Arpa Molise nella Sezione Controllo del territorio nonché nella sezione amministrazione trasparente/Informazioni ambientali-Controllo del territorio.
Il controllo del territorio, effettuato costantemente dalle Strutture Territoriali dell’Arpa Molise, è finalizzato alla ricerca dei rifiuti interrati, delle discariche abusive, degli abbandoni di rifiuti pericolosi, in particolare di manufatti contenenti amianto, delle aree di combustione illecita di rifiuti e dei rifiuti radioattivi.
Per l’individuazione dei rifiuti interrati e di quelli radioattivi, l’Agenzia si è dotata di un “Piano operativo di intervento”, che stabilisce le procedure di ricerca dei siti a rischio, nonché gli accertamenti tecnici da compiere in situ, quali: rilievi radiometrici, termometrici, rilievi geofisici, scavo di trincee, campionamenti.
Per quanto riguarda il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti, tutte le aree individuate vengono inserite su un sistema informativo territoriale e gli esiti degli accertamenti svolti sono oggetto di comunicazione agli Enti competenti all’Autorità Giudiziaria, a seconda della tipologia di illecito riscontrato.
Nel caso di abbandono di rifiuti di manufatti cementizi, pezzi o frammenti di essi, che potrebbero contenere amianto, Arpa effettua gli opportuni campionamenti, per accertare la presenza e la tipologia delle fibre di amianto.
Nel 2023, sono stati segnalati 16 siti di abbandono di importanti quantitativi di rifiuti eterogenei (urbani indifferenziati, pneumatici, Raee, ingombranti, amianto, oli minerali esausti, parti di veicoli, rifiuti di demolizione e ristrutturazione, etc.).
In 4 siti sono stati rinvenuti manufatti in cemento-amianto (pezzi di vasconi, onduline, canne fumarie), in 6 discariche rifiuti derivanti da attività di demolizione e ristrutturazione e in un caso numerosi Raee (frigoriferi, televisori, computer, etc.).
I rifiuti urbani (differenziati e non), i rifiuti ingombranti (mobilio in generale, etc.) e i pneumatici, invece, continuano ad essere una costante in tutte le aree di abbandono.
In alcuni dei siti indagati, inoltre, sono emersi elementi utili per risalire ai responsabili. Gli elementi raccolti hanno consentito, così, di individuare i “proprietari” dei rifiuti o i committenti dei lavori e da questi è stato possibile risalire agli autori materiali dell’illecito.
Nei casi di rinvenimento di documenti nei luoghi di abbandono (fatture, bollette, etc.), le casistiche sono numerose e il ritrovamento di un indirizzo, di un nome, non costituiscono di per sé un elemento sufficiente per attribuire delle responsabilità. Con questi elementi, tuttavia, è sempre possibile ricostruire, in stretta collaborazione con le Forze di Polizia (in particolare con i Carabinieri Forestali, con la Guardia di Finanza, con i Carabinieri del Noe e con la Polizia locale), il percorso dei rifiuti e quindi risalire agli autori materiali dell’illecito e agli eventuali obbligati in solido.
Nel periodo 2014-2023 sono stati effettuati dal Dipartimento di Campobasso 1.124 controlli del territorio, per contrastare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti.
Dai dati raccolti in questi anni (tabelle-dati operativi 2014-2023) si conferma anche per il 2023 il progressivo calo del fenomeno degli abbandoni.
Questo risultato è stato conseguito grazie alla costante attività di controllo del territorio da parte degli Organismi di Controllo e all’impegno profuso dagli Enti locali nelle attività di prevenzione, di rimozione e di smaltimento dei rifiuti abbandonati. Per quanto riguarda l’amianto, anche nel 2023 si è registrato un calo negli abbandoni, pur non cambiando le modalità di scarico sul territorio.
La prassi di abbandono si è ormai consolidata e affinata negli ultimi anni ed è sempre quella di evitare il più possibile il trasporto di manufatti cementizi (onduline, vasconi, canne fumarie, tubature, etc.), troppo visibili e ingombranti, ma di abbandonarli dopo averli frantumati, mescolandoli con i rifiuti edili o nascondendoli sotto quelli urbani o scaricandoli in luoghi difficilmente accessibili.
Come più volte sottolineato, si ribadisce che questa pratica di riduzione volumetrica è estremamente pericolosa, perché disgregando la matrice cementizia che tiene “incollate” le fibre di amianto, ne aumenta la mobilità nell’ambiente e di conseguenza il rischio di esposizione e di inalazione, sia per chi effettua la frantumazione, che per chi li trasporta e li scarica, che per i cittadini.
Nell’ambito dell’attività di controllo del territorio, sono stati effettuati anche controlli per definire le condizioni dei manufatti in cemento-amianto (Mca, ancora in uso (coperture, canne fumarie, pannelli di rivestimento, vasconi pluviali, etc.).
La caratterizzazione dei Mca, ossia la valutazione del loro stato di conservazione, è disciplinata dalla Legge 257/92 (Norme relative alla cessazione dell'impiego dell'amianto) e dal relativo decreto applicativo. Legge che stabilisce, tra l’altro, come rifiuti di amianto “…qualsiasi sostanza o qualsiasi oggetto contenente amianto che abbia perso la sua destinazione d'uso”.