Chi sporca e chi interviene, «A pulire il fondovalle Sinarca siamo stati noi»
TERMOLI. Più aspetti da mettere in evidenza e un problema diffuso, quello della mancanza di civiltà.
Quello che ravvisiamo è l’assenza di amore per il territorio, di rispetto. Com’è possibile degradare a tal punto una zona, come avviene da mesi, se non da anni, sulla Sp 113, il fondovalle Sinarca.
Quintali e quintali di rifiuti abbandonati, compreso gli ingombranti, che siamo certi avrebbero fatto meno fatica a smaltire per canali ortodossi, piuttosto che trasportarli e gettarli in mezzo alla strada.
Di questo scempio si è parlato e discusso molto la scorsa settimana, ma c’è da fare un distinguo, anzi, una precisazione, e da qui il secondo aspetto, la volontà di privati a restituire decoro alla zona del Sinarca, a vocazione agricola e anche turistica, visto che permette di raggiungere la costa dall’entroterra.
Dare a Cesare quel che è di Cesare, un motto che vale per tutti, anche per i titolari dell’agriturismo “La Guardata”, che hanno messo a disposizione mezzi meccanici e olio di gomito per ripulire dai rifiuti, ma davvero tanti, la zona della piazzola sulla Sp 113, il fondovalle Sinarca.
Una precisazione giusta, opportuna e doverosa, dopo quanto emerso negli ultimi giorni, poiché c’era stata la richiesta dell’ex sindaco di Montecilfone, Franco Pallotta, l’intervento del primo cittadino Giorgio Manes e il riscontro del presidente della Provincia, Giuseppe Puchetti. Pallotta aveva chiesto a Puchetti, Manes e anche ai sindaci di Guglionesi Antonio Tomei e Vincenzo Ferrazzano di Termoli di prendere in mano la situazione sull’accumulo di immondizia abbandonata sulla sede stradale. Ma la coincidenza ha voluto che proprio in quelle ore i privati, stanchi della situazione indecorosa, agissero direttamente. «Ritengo opportuno precisare che la bonifica delle piazzole della fondovalle Sinarca è stata eseguita da volenterosi cittadini, amanti del territorio in cui vivono.
È stata solo una coincidenza l'articolo da voi pubblicato giovedì scorso a firma del ex sindaco Pallotta che ha preceduto la nostra operazione di venerdì scorso. Speriamo che le istituzioni, quasi sempre assenti in questi frangenti, realizzino che la difesa dell'ambiente deve essere una delle priorità del loro programma amministrativo. Speriamo di vedere montate le fototrappole prima che le piazzole tornino ad essere sede di abbandoni di rifiuti di ogni tipo; in alternativa si potrebbe pensare anche ad un cassonetto del secco residuo che potrebbe essere facilmente preso in carico dal compattatore che giornalmente percorrono il fondovalle per andare a conferire nella vicina discarica di Guglionesi», ha riferito Antonio Ciccaglione.