«Non vogliamo mangiare i grilli a tavola»

La protesta gio 25 gennaio 2024
Attualità di Emanuele Bracone
2min
«Non vogliamo mangiare i grilli a tavola» ©termolionline.it
«Non vogliamo mangiare i grilli a tavola» ©termolionline.it
La sfilata dei trattori in via Corsica

TERMOLI. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l'introduzione nel mercato "legale" dell'Unione europea della farina di grilli. Considerato un affronto da chi coltiva la terra, per produrre cibo di qualità e anche contribuire alla salvaguardia del pianeta. Ma cosa fanno a Bruxelles?


Tanti gli agricoltori che stamani hanno protestato in piazza Giovanni Paolo II, due colonne di trattori sono confluite in contrada Airino, prima dalla zona più a Nord, quella che li ha visti percorrere il Sinarca, quindi in tarda mattinata l'altra che ha radunato i manifestanti dalla zona della Bifernina e della statale 87, con trattori e mezzi agricoli in transito su via Corsica.


Le domande sono tante, i problemi di più, ancora maggiori le incertezze, ma quali sono le soluzioni e le risposte che provengono da Europa, Governo e Regione? Tanti di loro che sono scesi in piazza li considerano inerti, anche se c'è chi come il presidente del Mam, Ivano Zara, organizzatore della protesta in basso Molise, tiene aperto il filo del dialogo.


La critica, a tratti feroce, viene rivolta non solo ai rappresentanti istituzionali, ma anche alle associazioni di categoria, insiemi distinti forse di un sistema integrato che non assorbe le istanze del mondo contadino.


Ma le rivendicazioni che sono state reiterate oggi nella protesta plateale, comune ad altri centri del Molise, come del Paese, non sempre è facile farle comprendere a chi tutti i giorni forse non valuta bene cosa significa portare a tavola ciò che si mangia e soprattutto rilevare le differenze che vi sono tra cibo industriale e quello salutare.


Una iniziativa che ha mobilitato anche le forze dell'ordine, Polizia di Stato (anche con la Stradale), Carabinieri e Vigili urbani, con in prima linea il dirigente Riccardo Di Vittorio del commissariato di via Cina e il comandante Pietro Cappella di piazza Kennedy. A esprimere solidarietà ai coltivatori bassomolisani anche lo chef Nicola Vizzarri, dell'associazione italiana Cuochi, che sposa la causa a tutela della filiera di qualità.


Non siamo di fronte all'ultima mossa, ma solo alla prima di una serie di presidi, immaginiamo, che potrà far tornare il clima antico di quello che furono i Forconi, lo ricordate? La situazione è insostenibile e occorre produrre il massimo sforzo per evitare che davvero il settore primario vada a carte quarantotto.


Alla base del presidio, la volontà di protestare contro la Politica agricola europea riforma (Pac), contro le misure economiche adottate dal Governo per il settore agricolo (caro gasolio e accise), nonché per chiedere al governo regionale misure di contenimento della fauna selvatica e di revisione della legge sulla caccia (legge n. 157/1992).


Galleria fotografica

TermoliOnline.it Testata giornalistica

Reg. Tribunale di Larino N. 02/2007 del 29/08/2007 - Num. iscrizione ROC:30703

Direttore Responsabile: Emanuele Bracone

Editore: MEDIACOMM srl
Via Martiri della Resistenza, 134 - 86039 TERMOLI(CB)
P.Iva 01785180702

© Termolionline.it. 2024 - tutti i diritti riservati.

Realizzato da Studio Weblab

Navigazione