«Un Sindaco per la comunità, lettera aperta ai cittadini di Campobasso»
CAMPOBASSO. «Lo scenario che si profila, restando fermi e lasciando fare, premia lo schema dei due gruppi contrapposti, chi è stato artefice della lenta agonia di Campobasso si ripropone al governo della città nascondendosi dietro il paravento “candidato Sindaco”.
Uno schema che va scongiurato e contrastato con un’azione trasversale, capace di coinvolgere i cittadini di Campobasso, le associazioni, il civismo attivo, le tante persone che si sono battute e si battono per difendere il diritto di una sanità di qualità a trazione pubblica, un territorio deturpato e inquinato, cittadini che si oppongono ad una autonomia territoriale con risorse economiche differenziate che minano i principi costituzionali, un autonomia presentata come una opportunità a chi avrà di fatto meno risorse da utilizzare.
Azione Civile chiama al confronto pubblico le donne e gli uomini tenuti ai margini da una “politica organizzata” che vuole due soli blocchi con un'unica linea programmatica ed economica a trazione mercatista.
L’Invito è una chiamata all’impegno comune e sociale utile a disegnare i contorni di una nuova gestione del Comune di Campobasso (prima ancora di enunciare programmi indicandone le risorse per realizzarli), passando dalla celebrazione delle privatizzazioni alla connessione tra Università, sanità, startup innovative, imprese tradizionale e mondo giovanile, un nuovo pensare collettivo dove, ad esempio, l’urbanistica tra centro e periferia non sia uno slogan elettorale ma un modello che tiene insieme tutti, senza lasciare indietro chi è più debole, dove le parole solidarietà e accoglienza, cultura e formazione trovino uno spazio concreto.
Azione Civile chiama al confronto, il momento straordinario che la città vive lo richiede, un momento di straordinaria difficoltà per Campobasso che non è capoluogo, non è città, non ha visione e assiste inerme l’allontanarsi dei giovani costretti a emigrare. Azione Civile si appella a chi vuole costruire un'alternativa al sistema partendo da un patto tra uguali, valorizzando quei fermenti territoriali che hanno pungolato in questi anni la politica sistemica chiamandosi fuori dalle stanze dei poteri e dalle alleanze tradizionali». Così Nicola Lanza di Azione Civile Molise.