“Pillole” su Sicurezza e Prevenzione: incidenti e vittime sul lavoro
Tratteremo, con la massima sintesi e semplicità possibile, argomenti e curiosità, legati alla nostra ed altrui sicurezza, alla prevenzione, alla conoscenza tecnica e delle normative. Al termine dell’articolo troverete i link delle puntate precedenti.
TERMOLI. Settimo appuntamento nella nuova stagione, la terza, con l'interessante rubrica curata da Aldo Ciccone.
Finestra di approfondimento che tratta di temi inerenti alla sicurezza, nata lo scorso anno, apprezzata dai lettori, per la competenza di chi l'ha promossa, appunto l'ex capo distaccamento dei Vigili del Fuoco di Termoli, Aldo Ciccone.
In questa “pillola” parleremo di "incidenti e morti sul lavoro”:
Non è passato molto tempo dal mio articolo “Pillole su sicurezza e prevenzione in edilizia” pubblicato il 20 Maggio 2023 (Sicurezza e prevenzione in edilizia ) che dobbiamo, a malincuore, riparlarne.
Tante sono state le mail che ho ricevuto in questi giorni di lettori scossi dall’incidente, per il crollo strutturale di parte di un prefabbricato avvenuto, in un cantiere edile, a Nord-Ovest di Firenze che ha provocato cinque vittime e diversi feriti.
Abbiamo tutti apprezzato Il lavoro incessante, difficile e pericoloso, per il recupero dei feriti e delle vittime, che è stato svolto dai professionisti USAR (Urban Search And Rescue) dei Vigili del Fuoco, specializzati per le attività di soccorso in macerie, derivanti da eventi sismici, esplosioni, crolli o dissesti statici e idrogeologici.
Squadre che affrontano operazioni di soccorso in tali scenari con un adeguato livello di sicurezza e con strumenti e metodologie altamente evolute concernenti soprattutto la valutazione dei rischi associati, le tecniche di localizzazione e le attività di estricazione delle vittime.
Ormai non passa giorno che leggiamo o ascoltiamo notizie di incidenti con dei morti sul lavoro.
È un bollettino di guerra, si parla sempre di freddi numeri, quattro morti sul lavoro ogni giorno, ma dietro ai numeri di un operaio scomparso, non bisogna mai dimenticare, che ci sono dei padri, madri, figli, fratelli, sorelle.
“Le morti sul lavoro sono segno di sottosviluppo e inciviltà e, spesso, sono la conseguenza di lavoro nero, mancanza di tutele dei lavoratori e scarsi controlli. Il lavoro in regola non può essere considerato un regalo del datore di lavoro al lavoratore, ma un diritto” (Roberto Rossini docente Sociologia).
La maggior parte delle volte gli infortuni si sviluppano per strutture, impianti e macchinari non sicuri, che si possono correggere con progetti adeguati, formazione, controlli e sanzioni. Altra causa è data dalle sottovalutazioni del pericolo, perché ci sono persone molto giovani che non conoscono a fondo i rischi, o viceversa molto esperte, che invece li sottovalutano.
Le tipologie di incidenti più frequenti nel settore delle Costruzioni (dati INAIL), sono le cadute di lavoratori dall'alto, modalità che da sola raggruppa oltre la metà degli infortuni (54%), le cadute dall'alto di oggetti e carichi su lavoratori (12%), le perdite di controllo durante la conduzione di mezzi (7%).
La maggior parte delle cause degli infortuni sono sempre le stesse: cadute dall’alto, fumi tossici, schiacciamenti ecc. ecc. Ma spesso, purtroppo, le morti accadono perché la sicurezza dei lavoratori non è considerata prioritaria, i lavoratori non sono formati in modo adeguato sui rischi che corrono e come prevenirli, oltre alla scarsità di controlli specifici.
A questo scenario si aggiunge la precarietà dei contratti e la difficoltà a trovare un nuovo lavoro, fattori che rendono i lavoratori sempre più ricattabili.
I dati elaborati dall’Inail ci dicono che nel 2023 i decessi sul lavoro denunciati e rilevati al 31 dicembre, sono stati 1.041, vittime che aumentano a 1.466 se come riferimento prendiamo i dati dell’Osservatorio nazionale di Bologna, che monitora e registra tutti i morti sul lavoro in Italia, anche quelli che non dispongono di un’assicurazione.
Solitamente si fa luce su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro quando si verificano eventi funesti o in concomitanza di campagne di sensibilizzazione. Ma per diffondere quella indispensabile cultura della sicurezza di cui, purtroppo, il nostro Paese scarseggia, serve un impegno costante, pressante e coinvolgente.
Per contatti, richieste per trattare specifici argomenti nei prossimi appuntamenti, curiosità e domande, utilizzate la seguente email sicurezza.prevenzione360@gmail.com
Aldo Ciccone (ANVVF Associazione Nazionale Vigili del Fuoco del Corpo Nazionale)
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