Biobanca Diffusa degli Istituti di ricerca cardiologici italiani
Isernia, Venafro Organizzata dall’Irccs Inim Neuromed, in collaborazione con l’Irccs Policlinico San Donato, la giornata conclusiva di un progetto cruciale per la medicina del futuro
MILANO. La settimana scorsa si è tenuta a Milano, la riunione conclusiva del Progetto di creazione della Biobanca Diffusa della Rete Cardiologica BBDCARDIO. Il progetto, guidato dall’IRCCS Neuromed e finanziato dal Ministero della Salute, ha raccolto presso l’IRCCS Policlinico San Donato, oltre ai referenti del Ministero, i rappresentanti delle biobanche dei 20 Istituti di interesse cardiologico, distribuiti in tutta Italia. Il progetto prevedeva la realizzazione di un network tra tutte le biobanche partecipanti alla Rete Cardiologica e l’armonizzazione di tutte le attività legate al bio-bancaggio.
L'incontro ha favorito il dialogo su temi fondamentali per la ricerca come la standardizzazione dei protocolli di raccolta, conservazione, distribuzione ed utilizzo dei campioni biologici. Tali procedure permettono di impiegare campioni di qualità per ricerche su una vasta gamma di malattie ed in particolare le malattie cardiovascolari.
Nella giornata sono stati inoltre trattati temi fondamentali per il biobancaggio come gli aspetti etico/legali e la piattaforma comune a tutti gli Irccs per la raccolta delle informazioni su dati e campioni. Tutta la documentazione prodotta è consultabile sul sito web realizzato secondo gli obiettivi del Progetto: https://retecardiologica.it/biobanca-diffusa/biobanche/.
“L'evento – dice - Amalia De Curtis, Manager del Neuromed Biobanking Center e una delle due organizzatrici della giornata - ha evidenziato non solo il ruolo delle biobanche nella ricerca biomedica ma anche l'importanza di una rete collaborativa tra le diverse istituzioni per il progresso scientifico. Attraverso la condivisione di risorse, conoscenze e competenze, la Biobanca Diffusa della Rete Cardiologica mira a diventare un modello di riferimento per la ricerca a livello nazionale e internazionale”.
"La creazione di una rete di biobanche interconnesse rappresenta un passo fondamentale verso una nuova era nella ricerca biomedica. - dice Maria Benedetta Donati, Responsabile del Tavolo Biobanche della Rete Cardiologica degli IRCCS - Attraverso questo approccio collaborativo, possiamo massimizzare l'uso dei campioni biologici, accelerando così il processo di traslazione dei risultati della ricerca in soluzioni concrete per i pazienti."
L'importanza dell'evento come catalizzatore di idee e partnership è stata sottolineata da Luigi Frati, Direttore Scientifico dell’Irccs Neuromed, capofila del progetto: "Questo incontro ha creato solide basi per collaborazioni tra le istituzioni che compongono la Rete Cardiologica. La condivisione di conoscenze e risorse è vitale per affrontare le complessità delle malattie cardiovascolari e per avanzare nella ricerca".