Caos appalti digitali, oltre metà dei sindaci molisani firmano l'appello di Asmel
MOLISE. Oltre la metà dei Sindaci del Molise ha condiviso la lettera aperta, indirizzata all’Anac da Asmel, associazione di oltre 4.400 enti locali, per chiedere un confronto urgente e superare il caos della digitalizzazione nel rispetto dei ruoli degli attori istituzionali coinvolti: quello di vigile ma anche di gestore dell’Autorità e quello di vigilati ma anche di vittime dei Comuni. La lettera, già sottoscritta da 700 Sindaci nel resto d’Italia, infatti, evidenzia come l’Autorità che dalla sede romana gestisce male la digitalizzazione, violando obblighi e derogando alle tempistiche del Codice, emette però sanzioni pecuniarie in capo agli enti appaltanti (dal 30 giugno addirittura fino a 10mila euro).
Nei primi giorni di aprile anche Massimiliano Fedriga, Governatore del Friuli e Presidente della Conferenza delle Regioni, scrive al Presidente dell’ANAC oltre che al Ministro Salvini, allineandosi alle argomentazioni esposte nella lettera aperta dei Sindaci e sottolineando che le stazioni appaltanti rilevano «un sostanziale peggioramento nei tempi e nelle modalità di svolgimento di qualsiasi tipo di procedura».
Rimarca il Segretario di Asmel, Francesco Pinto che «Le 700 sottoscrizioni dei Sindaci in così pochi giorni dimostrano che i Comuni sono in prima linea nel sollecitare l’affermazione della digitalizzazione che dovrebbe comportare semplificazione e trasparenza degli appalti, ma che è partita col piede sbagliato rallentando pesantemente l’andamento delle gare. Nell’incontro con ANAC, da noi sollecitato e oggi condiviso anche dal Presidente delle Regioni, porteremo proposte concrete per centrare uno degli obiettivi qualificanti del PNRR».