Ragazzi e bambini con diverse abilità, assistenti alla comunicazione ricevuti in Regione
CAMPOBASSO. Ad essere ascoltati dai vertici del Consiglio regionale, nell’ambito degli Incontri del lunedì con il territorio e le sue realtà socio-economiche, sono stati in mattinata un gruppo organizzato di Assistenti alla Comunicazione, facenti parte del personale specialistico operante, all’interno delle istituzioni scolastiche molisane, con bambini e ragazzi di diverse abilità.
Per il Consiglio regionale, oltre al Presidente Quintino Pallante, erano presenti per l’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea, i Consiglieri Stefania Passarelli e Angelo Primiani, per i Capigruppo, i Consiglieri Fabio Cofelice e Alessandra Salvatore.
Sono intervenuti in rappresentanza del gruppo di Assistenti alla Comunicazioni i signori Francesco Gentile, Francesca Di Tota e Marco Santella che nei loro interventi hanno evidenziato le problematiche di carattere sia economico che operativo della loro attività all’interno degli istituti scolastici. In particolare, è stato posto l’accento sulla bassa remunerazione ad ore, e il ristretto monte ore, riservato a ciascun operatore assunto con diverse contrattualistiche, a tempo determinato e indeterminato, dalle cooperative vincitrici del bando per l’erogazione del servizio da parte dei diversi Ambiti territoriali.
Una bassa remunerazione mensile, rinveniente da un budget complessivo disponibile non confacente alla reale domanda scaturente dalle strutture scolastiche, che mortifica -è stato sottolineato- il singolo operatore, costringendolo per il sostentamento o a cercare di affiancare una diversa attività o, addirittura, a smettere con questo tipo di prestazione professionale e dedicarsi ad altro. Ma ancora, una non adeguata quantità di risorse, e quindi un numero non sufficiente di operatori sul territorio -è stato detto-, danneggia in primo lugo i bambini e i ragazzi che necessitano di questo servizio.
È stato anche chiesto di verificare la possibilità di riconoscere il ruolo dell’Assistente alla Comunicazione, in una sorta di parallelismo con quello che avviene per l’insegante di sostegno, addivenendo anche ad una forma di stabilizzazione.
I diversi Consiglieri presenti hanno rivolto delle domande per chiarire alcuni aspetti e definire meglio i compiti e i margini di intervento, rispetto alle questioni sollevate, da parte della Regione.
Il Presidente Pallante, facendo sintesi delle posizioni espresse dai Consiglieri, pur evidenziando che molte delle problematiche emerse portate all’attenzione dell’Assise legislativa regionale sono governate da leggi nazionali, e quindi soggette ad interventi necessariamente di iniziativa o governativa o parlamentare, si è detto disponibile a studiare la possibilità intervenire innanzitutto presso lo Stato centrale con un atto di indirizzo all’Esecutivo affinché faccia voti alle istituzioni competenti per sostenere le richieste degli Assistenti alla Comunicazione nell’ambito di provvedimenti legislativi in itinere per quanto riguarda ad esempio i requisiti di accesso alla strutturazione della figura professionale.
Di contro, ha ancora rilevato il Presidente, ben si può vedere di intervenire per l’assegnazione delle risorse agli Ambiti territoriali utilizzando criteri che tengano conto non solo della popolazione in generale, ma anche del territorio, del numero di minori interessati e quant’altro definisca il reale bisogno.
Per quanto riguarda poi le gare per l’assegnazione del servizio, il Presidente ha evidenziato come si possa indirizzare gli Ambiti affinché si tenga nella giusta considerazione, non solo il ribasso, ma soprattutto la qualità delle professionalità posseduta dagli operatori impiegati nelle strutture che rispondano ai bandi. In ultimo Pallante ha sottolineato come l’interesse corale di tutte le forze politiche porti la Presidenza a sentire anche l’Assessore e la Giunta per verificare se sono stati previste all’interno del Fse o del Pnrr apposite linee di intervento sulla didattica complementare per sostenere il servizio, e quindi il diritto ai ragazzi di avere un giusto sostengo assicurando così agli Assistenti alla Comunicazione una più congrua e adeguata remunerazione.