Legge 194, Giambarba: «La maternità non è un dovere, l’aborto non è omicidio»

difendono un diritto mer 24 aprile 2024
Attualità di La Redazione
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Michele Giambarba (Portavoce Nazionale di Costituente Comunista) ©Termolionline
Michele Giambarba (Portavoce Nazionale di Costituente Comunista) ©Termolionline

CASACALENDA. «Il governo dell'ultracattolica Meloni vuole negare il diritto delle donne ad abortire!». Così Michele Giambarba di Costituente comunista.

«Sebbene la Presidente del Consiglio abbia dichiarato di non voler modificare la Legge 194, ma di fare in modo che sia applicata meglio, il suo intento, in verità, è quello di svuotarla de facto. Infatti, secondo lei, oggi, nei consultori, non sarebbero date corrette ed esaustive informazioni alle donne che intendono abortire. Per tale motivo, ha ben pensato di indirizzare alcuni fondi del Pnrr - denaro pubblico! - a favore di associazioni ultracattoliche contrarie all’aborto e di fare in modo che addirittura entrino nei consultori! - prosegue Giambarba- Facciamo due considerazioni. In primo luogo noi pensiamo che uno Stato laico non dovrebbe spendere il denaro pubblico per finanziare organizzazioni ultracattoliche, ma per educare le donne alla contraccezione e alla maternità come scelta consapevole. In secondo luogo riteniamo che questa non sia altro che un’ulteriore forma di manipolazione paternalistica delle menti delle donne, dato che, ad oggi, già la maggior parte dei medici e degli psicologi dei consultori sono contro l’aborto. Se la legge deve essere meglio applicata, lo si deve fare in un senso totalmente opposto a quello inteso dalla premier, e con il fine di garantire alle donne un loro diritto! Noi di Costituente Comunista, per dirla chiaramente, pur essendo in questo caso contrari all’ obiezione di coscienza, pensiamo che applicare pienamente la Legge 194 significhi che lo Stato non dovrebbe avere un approccio ideologico a questa materia e che, anzi, dovrebbe garantire il diritto delle donne a compiere una scelta dolorosa ma legittima. L’aborto non è affatto un omicidio, è un diritto inalienabile! E l’ingresso nei consultori delle cosiddette associazioni “pro life” restringerà ancora di più la possibilità di esercitarlo liberamente!

Per tali motivi noi di Costituente Comunista ci opponiamo al tentativo della destra cattolica radicale di svuotare la Legge 194 e difendiamo il diritto di tutte le donne ad abortire! La maternità non è un dovere! L’aborto non è un omicidio!»

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