Dall'impegno politico con Pannella al tango, l'epopea romana del molisano Antonio Lalli
TERMOLI. In una domenica caratterizzata da tante manifestazioni, ha avuto successo anche la conferenza ospitata all’auditorium di via Elba, promossa dall’associazione Termolintango, che ha riportato in Molise, dopo tanti anni, un personaggio, nel vero senso del termine, dalle origini bonefrane.
Del Molise ricorda una nevicata del 1961, che lo vide costretto a restare a Bonefro da ottobre a febbraio.
Antonio Lalli, mezzo secolo di impegno civile e passione politica, ma anche quella per il ballo, proprio il tango in particolare, di cui è stato pioniere a Roma, maestro e ballerino.
Cresciuto anche come disc jockey e si è procurata una fama persino a Buenos Aires dove capita che nei locali gli affidino la consolle, onore innegabile per un tanguero italiano.
Iscritto al Partito Radicale nel 1976, ha lavorato nei gruppi parlamentari radicale e verde della Camera dei Deputati dal 1987 al 1993, nei gruppi consiliari regionali verde, antiproibizionista e Margherita dal 1985 al 2004, alla segreteria del sindaco di Roma dal 1993 al 2003.
A Termoli, su invito di Annarita Degnovivo, ha presentato il suo secondo libro, "Cittadino e ballerino: impegno civile e tango", di Antonio Lalli, con le prefazioni di Roberto Giachetti, Luciano Donda e Paola Palaia.
Il racconto di un'epoca in cui ogni passaggio, dall'infanzia all'adolescenza, alla maturità, è stato accompagnato da profonde trasformazioni sociali e dalla ricerca continua di risposte che giovani assetati di vita in quel momento storico, cercavano nella politica, nell'appartenenza a un ideale che fosse davvero comune e che consentisse ad ognuno di sentirsi protagonista del proprio stare al mondo.
Al termine della presentazione è stata animata una tavola rotonda con dibattito a cui parteciperanno gli operatori del settore con esperienza nazionale e internazionale.
Lo abbiamo incontrato prima che ripartisse alla volta della capitale.