1943-2024: studenti del liceo Scientifico sui luoghi della Battaglia di Termoli
TERMOLI. Gli studenti della 3^ B del Liceo scientifico di Termoli, stimolati dalla loro prof.ssa di Italiano e Latino, Rosa Parente, oggi, mercoledì 22 maggio, hanno voluto ripercorrere i luoghi dove, nel lontano 1943, dal 3 al 7 ottobre si svolse la Battaglia di Termoli che, anche se in Italia è poco conosciuta, in Inghilterra è citata in diversi libri tanto da essere stata definita una prova, anche se in piccolo, di quello che poi, sette mesi dopo, sarebbe stato lo Sbarco in Normandia. Ad attenderli nei pressi del Castello, il presidente dell'Archeoclub, Oscar De Lena che, in occasione del 70esimo anniversario nel 2013, accompagnò un gruppo di 25 tra medici e tecnici del 208 Liverpool Field Hospital lo stesso ospedale che durante la Seconda Guerra Mondiale aveva allestito nella nostra città un ospedale militare per curare i soldati alleati al comando del generale Bernard Law Montgomery.
Il percorso è iniziato dal belvedere all'ingresso del Borgo Antico per mostrare agli studenti alcune foto dello sbarco dei mezzi navali che, nelle prime ore di domenica 3 ottobre del 1943 attraccarono al porto mentre altri mezzi anfibi, i Dukw chiamati dagli italiani "anatra", sbarcarono in quella notte "piovosa e con un cielo nero come la pece" altri soldati sul tratto di mare nella zona nei pressi dello stabilimento "Il Panfilo". Il giro è proseguito per Piazza Sant'Antonio dove verso le ore 13 del 5 ottobre del 1943 alcuni colpi di cannone sparati dai tedeschi e che dovevano colpire i mezzi da sbarco nel porto per un errore di calcolo della gittata caddero in Via Regina Margherita e dilaniarono un camion con circa 20 soldati inglesi che stavano caricando una mitragliatrice. Alcune schegge entrarono nella casa della famiglia Smargiassi che abitavano di fronte dove il camion era stato sventrato. Avevano appena finito di mangiare un povero pasto fatto di patate. Morirono, come poi raccontò Jolanda Smargiassi allora dodicenne, la madre, la sorella Maria di 28 anni e i suoi due fratelli Antonio di 16 anni e Matteo di 12 poi sepolti in una aiuola della piazza da un altro loro fratello, Gigetto che rientrato a casa dalla campagna, caricò i loro corpi su una carriola, scavò una fossa e li seppellì nelle aiuole dell'allora Piazza Sant'Antonio. Proseguendo il giro agli studenti è stato mostrato il palazzo al centro del Corso Nazionale dove negli scantinati era stato attrezzato un rifugio sia per le donne che per gli uomini. Sul tetto dello stesso palazzo era stata montata una sirena che, in funzione dei numeri di suoni, 7 o 9 avvisava la popolazione se era imminente un attacco aereo o navale. Il suo suono era talmente forte che faceva tremare i muri e gli oggetti dentro le case di mezza Termoli. del Corso. Passando per Piazza Monumento sono state mostrate altre foto sempre di militari sepolti nelle aiuole della stessa piazza. Poi in stazione per far vedere, dove sotto la tettoia che costeggia i binari, era stata allestita la cucina da campo. Continuando la passeggiata, gli studenti hanno visto il villino che era stato requisito e adibito ad abitazione per il gen. Montgomery. Infine il villino dell'allora dott. Agostinelli divenuto l'alloggio preferito dagli ufficiali inglesi anche perché fornito di una ricca dispensa dove c'era tanto "ben di Dio" per laute cene e pranzi.
Per meglio coinvolgere gli studenti il presidente De Lena ha voluto che fossero loro stessi a leggere gli avvenimenti accaduti nelle diverse parti della nostra città. Alla fine del di questo viaggio a ritroso della memoria, il presidente De Lena si è complimentato con i sedici studenti presenti per l'attenzione e l'interesse dimostrato agli argomenti trattati. Un plauso va alla loro prof.ssa Rosa Parente che ha fortemente voluto che i suoi studenti conoscessero quanto accadde nella nostra città 81 anni fa affinché, questi avvenimenti, non cadessero nell'oblio perché in quei 4 giorni morirono oltre 1200 soldati tra tedeschi e alleati e 18 cittadini termolesi. E speriamo che ricordi tristi come questi restino solo nei libri di storia e che non accadano mai più.
redatto da Oscar De Lena