Ricerca e miglioramento genetico del grano duro: innovazioni all'UniMol
TERMOLI. Nella mattinata di ieri convegno di divulgazione scientifica sui grani antichi all’Università del Molise, sede di Termoli. Storia e tradizione si sono intrecciati ai temi della ricerca e del miglioramento genetico del grano duro. Il Crea e l’Università del Molise hanno condotto scientificamente il convegno con relazioni incentrate sulla storia e sui paesaggi granicoli italiani, sulle innovazioni genetiche, sull’agricoltura biologica e sulle pratiche agricole sostenibili.
Alla tavola rotonda hanno partecipato diverse aziende agricole del territorio, aziende sementiere e molini, raccontando a 360 gradi l’intera filiera del grano duro dal seme alla pasta, con un’attenzione particolare al consumatore finale.
L’evento è stato ideato da Fredy Luciani, artista termolese dall’alta sensibilità ai temi della sostenibilità e del cambiamento climatico, il quale ha esposto durante l’intera giornata il suo quadro “La siccità” (in foto) che ben si sposa con l’argomento trattato.
“I grani antichi sono una risorsa per il nostro territorio, ma dobbiamo rispondere con la genetica e le innovazioni biotecnologiche alle sfide del cambiamento climatico e dell’aumento costante della popolazione”, afferma Daniela Marone, ricercatrice del Crea Centro di ricerca per la cerealicoltura e colture industriali di Foggia. Insomma, bisogna produrre di più, con meno input e sostenendo l’ambiente.