Il regno delle "Trasmissioni" e la storia di una famiglia
CASACALENDA-ROMA. Lo abbiamo annoverato tra i collaboratori esterni dall'inizio del 2024, ma oggi, l'amico Giuseppe Alabastro, è a sua volta protagonista di una storia.
Comprensorio Militare Cecchignola. Nella mattinata di giovedì scorso si è celebrato presso la Caserma “Giuseppe Perotti", sede del Comando Trasmissioni dell'Esercito in Roma, il 71° Anniversario della costituzione dell'Arma Trasmissioni.
Il 20 giugno è l’Anniversario dell’Arma delle Trasmissioni, simbolicamente legato alla seconda Battaglia del Piave, nota come la “Battaglia del Solstizio”. Nel corso di tale evento bellico, l’Arma delle Trasmissioni, all’epoca specialità collegamenti dell’Arma del Genio, contribuì con i propri telegrafisti, marconisti e radiotelegrafisti, insieme alle altre Armi dell’Esercito, a respingere l’avanzata delle truppe austro-ungariche e a realizzare con successo uno tra i più importanti e significativi eventi militari della nostra storia.
Le trasmissioni, tuttavia, affondano le proprie radici sin dai tempi più antichi, infatti, la necessità di comunicare è stata sempre un’esigenza dell’umanità. Il primo mezzo utilizzato fu il fuoco notturno, che si perfezionò successivamente con la stazione a fiaccola romana usata da Giulio Cesare nella campagna contro i Galli e con la torre di segnalazione romana di Enea, oggi è il simbolo dell’Arma delle Trasmissioni.
Nel corso della storia una tappa decisiva per le trasmissioni fu sicuramente segnata dall’invenzione del telefono e del telegrafo, nella prima metà dell’800, seguita da quella della radio, nel 1894 ad opera di Guglielmo Marconi. Il largo utilizzo di queste nuove tecnologie e l’ampliamento dei compiti affidate ai trasmettitori durante la I e la II Guerra Mondiale determinarono, il 16 maggio del 1953, quale ulteriore riconoscimento la scissione dall’Arma del Genio, con la ridenominazione della specialità “Genio Collegamenti” in specialità autonoma “Trasmissioni”, con propri fregi e mostrine dal colore blu elettrico contornate dal rosso cremisi.
Nei decenni seguenti l’Arma delle Trasmissioni, suddivisa nelle specialità Telematica e Guerra Elettronica, grazie all’alta professionalità e abilità dei propri uomini e delle proprie donne continua a garantire il successo delle operazioni alle quali l’Esercito prende parte sia in Patria, sia fuori dal territorio nazionale: dal supporto C.I.S. (Communication Information Systems), allo sviluppo delle nuove tecnologie in ambito Cyber Space, collocandosi a pieno titolo tra le componenti più moderne e tecnologiche della Forza Armata, divenendo una pedina operativa fondamentale in termini di competenze, capacità e sviluppo tecnologico.
La cerimonia del 71° anniversario delle Trasmissioni, presieduta dal Comandante delle Forze Operative Terrestri di Supporto, Generale di Corpo d'Armata Massimo Scala, è stata ispirata ai principi cardine della Forza Armata: addestramento, tecnologia e valori.
Gli ospiti intervenuti hanno assistito ad un “atto tattico" esemplificativo delle capacità dell'Arma, dalla specialità Telematica alla Guerra Elettronica, nonché la capacità cyber, a supporto della manovra di un distaccamento del 185° Reggimento Ricognizione e Acquisizione Obiettivi Folgore.
Successivamente, nel ricordo di Guglielmo Marconi, a 150 anni dalla sua nascita, è stata attivata una stazione radio arconiana ad opera dei rappresentanti dell'Associazione Radioamatori italiana (ARI), tesa a riprodurre gli esperimenti che furono condotti nel 1903. L'attivazione è terminata con l'audio messaggio augurale della Principessa Elettra Marconi Giovannelli, figlia dello scienziato.
Il Generale di Brigata Davide Pilatti, Comandante del Comando Trasmissioni dell’Esercito, come ha indicato nella sua chiara allocuzione nel corso della cerimonia: “L'Arma delle Trasmissioni assicura oggi, ai Comandanti e alle Unità dell'Esercito, l'integrità e la tempestività delle informazioni che supportano il Comando e Controllo, la funzionalità dei sistemi e dei servizi di comunicazione tecnologicamente avanzati, nonché la libertà di manovra nel dominio cibernetico. La professionalità dei trasmettitori dell'Esercito e l'altissima valenza operativa fanno dell'Arma Trasmissioni una componente imprescindibile della Forza Armata.”
A questa 71° Festa delle Trasmissioni ha partecipato Giuseppe Alabastro con il Gruppo Trasmettitori “Gen. Giuseppe Perotti”. Il Gruppo Trasmettitori (costituito da circa 40 unità), coordinato dal sig. Adriano Esposito, quest’anno hanno ricevuto l’onore di partecipare alla suddetta cerimonia e di prendere parte, al seguito dei reparti in armi, allo sfilamento finale svoltosi in piazza d’armi colma di ospiti e davanti ad una tribuna d’onore gremita di autorità.
Per il Luogotenente (in congedo) Giuseppe Alabastro è stata una cerimonia ricca di emozioni, ha incontrato vecchi commilitoni, comandanti, colleghi che con loro ha partecipato a tante esercitazioni, operazioni e missioni svolte in ambito nazionale ed internazionali. La cerimonia ha destato ricordi di tanti eventi e soprattutto persone conosciute in servizio e che nel corso degli anni ci hanno purtroppo lasciato, sicuramente è stata molto emozionante per tutti.
Gli Alabastro, originari di Casacalenda, sono una famiglia di Trasmettitori, anche se a diverso titolo tutti hanno servito in uniforme la Patria, con uguale passione ed impegno, presso le diverse Unità e Reparti dell’Esercito Italiano. Il papà Pasquale (classe 1928) di professione radiotecnico, è stato il pioniere dei trasmettitori della famiglia, svolse i previsti diciotto mesi di servizio militare obbligatorio, negli anni cinquanta, quale radiomontatore presso il Reparto Comando e Trasmissioni della Divisione Legnano a Brescia (BS). Il fratello Francesco (classe 1958) ingegnere, ha svolto il servizio di leva, nel 1980, in qualità di furiere presso il Comando del 45° Battaglione Trasmissioni Vulture a Napoli, congedandosi con il grado di Sergente.
Il Luogotenente Giuseppe Alabastro militare di professione, ha svolto la sua trentennale carriera nelle Trasmissioni. Arruolatosi nell’Esercito nel 1981, all’età di sedici anni, dopo aver frequentato la Scuola di Viterbo e la Scuola Telecomunicazioni FF.AA. di Chiavari (GE), nel settembre del 1982 fù assegnato al 232° Battaglione Trasmissioni Fadalto di stanza a Casarsa della Delizia (PN) fino al 31 marzo del 1991, data in cui il reparto venne sciolto a seguito della ristrutturazione della F.A., e successivamente trasferito al 7° Reggimento Trasmissioni Rolle Sacile (PN). (Il Battaglione Fadalto reparto che trae le sue nobilissime origini storiche, nel 1939 costituita 132^ compagnia mista genio, nel 1941 inquadrata nel reparto CXXXIV battaglione misto genio alle dipendenze della gloriosa Divisione Corazzata di Cavalleria ARIETE II. Successivamente il reparto seguirà tutte le trasformazioni avvenute a seguito delle mutate esigenze dell’Esercito).
Oggi l’erede del vecchio Battaglione Fadalto è il 232° Reggimento Fadalto di stanza ad Avellino (il Reparto sulla base delle mutate esigenze operative della Forza Armata, si è ricostituito in Avellino nel 2004 alle dipendenze della Brigata trasmissioni di supporto alla manovra ed il primo Comandante è stato il Col. Francesco Gazzillo, già Comandante della 2’ Compagnia del 232° Battaglione Trasmissioni Fadalto). Nel 1992 Alabastro è stato trasferito alla 2^ Compagnia dell’8° Battaglione Trasmissioni Ricel Tonale di stanza a Vasto (CH), per poi transitare nel 2000 allo Stato Maggiore della Difesa svolgendo la sua attività operativa in ambito nazionale ed internazionale fino al termine della carriera.
Giuseppe Alabastro è legato all’Arma delle Trasmissioni da vincoli affettivi, familiari e di profonda amicizia, l’Esercito e le Trasmissioni sono per lui una sua seconda famiglia, ed è per questo motivo che quando può è ben lieto di poter partecipare a cerimonie o manifestazioni militari. In questa cerimonia appena conclusasi, ha avuto modo di ritornare dopo circa trent’anni presso la Caserma Perotti, sede della Scuola Trasmissioni e dove ha frequentato diversi corsi di formazione.
Il Trasmettitore Alabastro, ieri a Roma, nel corso della Festa ha avuto la gradita sorpresa di incontrare un giovane e valente Ufficiale Superiore delle Trasmissioni, il Maggiore Luigi Notari, che aveva conosciuto in una analoga Festa delle Trasmissioni, svoltasi nei lontani anni novanta presso la Caserma Spaccamela ad Udine (presieduta dal Comandante delle Trasmissioni del 5° C.A. Gen. B. Roberto Male’), quando Luigi, ancora bambino e accompagnato dalla mamma e grande gioia, assisteva dalla tribuna d’onore, alla cerimonia dove il papà Vincenzo all’epoca Capitano prendeva parte quale comandante di una delle Compagnia Trasmissioni presenti nello schieramento.
L’incontro avvenuto dopo circa trent’anni, ha fatto rivivere ad entrambi i militari delle bellissime emozioni che gli hanno consentito di ricordare tanti Trasmettitori che hanno avuto il piacere e l’onore di conoscere, anche se in epoche diverse.
Quando la storia militare sa dare spazio a quelle dolci sensazioni che sono proprio degli uomini e si chiamo emozioni….