“Sanità e protezione sociale integrate: un investimento per il Molise”

Il dibattito mer 26 giugno 2024
Attualità di La Redazione
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“Sanità e protezione sociale integrate: un investimento per il Molise” ©termolionline.it
“Sanità e protezione sociale integrate: un investimento per il Molise” ©termolionline.it

CASTELPETROSO. “La sanità e il sociale sono due temi chiavi e strategici per un investimento in termini di salute, coesione sociale ed economia”, - lo ha detto il Segretario Generale della Cisl Giovanni NOTARO all’Hotel Fonte dell'Astore a Castelpetroso alla tavola rotonda promossa proprio dalla Cisl, dalla Fnp-Cisl Abruzzo-Molise, e dalla Fp-Cisl Abruzzo-Molise.

Una tavola rotonda moderata dal giornalista Rai, Antonio LUPO, e dove hanno partecipato anche Marco BONAMICO Commissario ad acta Sanità Molise, Rosa Francesca CAPOZZA Psicologa della salute e psicoterapeuta, Maurizio PETRICCIOLI Segretario Generale Fp Cisl Nazionale, e il Segretario Generale della FNP CISL Nazionale Emilio DIDONE’.

“Il Molise deve porre le basi per un sistema integrato capace di adottare misure e risorse vitali sia per il servizio sanitario che per quello sociale per raggiungere gli obiettivi che il PNNR, nella Missione 6 e nella Missione 5, ci chiede di realizzare per la nostra regione. Abbiamo bisogno di risorse, e non sono sufficienti solo quelle del PNRR, oggi come sindacato chiediamo che, dopo l’emergenza pandemica, ci sia un crescente finanziamento della spesa socio-sanitaria se vogliamo continuare a garantire, a tutti, il diritto alla salute e una vera riorganizzazione di tutto il sistema per poter razionalizzare al meglio la spesa. Per noi, la persona è al centro e la sua cura e la sua tutela sono una priorità per questo dobbiamo lavorare insieme costruendo tavoli di confronto per lo sviluppo di un sistema di promozione e tutela della salute e che valorizzi il lavoro di cura del personale sociosanitario. Il Molise, una regione prevalentemente montuosa, necessità di un welfare territoriale innovativo, inclusivo e che, grazie alle infrastrutture, alla ricerca, all’innovazione, alle competenze, garantisca anche l’uguaglianza, l’accesso ai servizi e la presa in carico della persona e delle famiglie. La sfida per il Molise è la costruzione di un sistema associato ed integrato che garantisca i LEA e i LEPS e che favorisca la collaborazione tra le istituzioni, sindacato, e imprese” - ha sottolineato il Segretario della CISL Notaro nel suo intervento

È stato un importante appuntamento di confronto e di approfondimento, promosso dalla CISL e dalle Federazioni dei pensionati e del Pubblico Impiego sui temi della sanità e del sociale che ha coinvolto, portando il proprio contributo, il Direttore INPS Molise Francesco RICCI, il Direttore Generale ASReM Giovanni DI SANTO, e il SubCommisario ad acta sanità Molise Ulisse DI GIACOMO, che hanno presentato alle quasi 300 persone, delegate e delegati CISL dell’Abruzzo e del Molise riuniti a Castelpetroso, delle relazioni e delle analisi specifiche sullo stato e sulla situazione della sanità e del sociale in Molise.

Dopo i saluti del sindaco Gianmarco DE FILIPPIS, i Segretari Generali della Fp-Cisl AbruzzoMolise Vincenzo MENNUCCI, e della Fnp-Cisl AbruzzoMolise Vincenzo TRANIELLO, hanno aperto la discussione con le loro relazioni che hanno evidenziando le opportunità di un suo sviluppo e alzando l’attenzione sulla problematica, le criticità e le complessità.

Il convegno dal titolo “Sanità e protezione sociale integrate: un investimento per il Molise”, è stato un’occasione per denunciare la situazione in cui versa il Molise: è alto ancora, e in crescita, il numero di molisani che scelgono di curarsi fuori regione, a cui si aggiungono le persone che, per ragioni economiche, di tempo e di distanza, rinunciano a prestazioni sanitarie (visite specialistiche, esame diagnostici) nonostante la necessità di farle per ragioni di salute. In un territorio dove aumenta il numero di anziani che hanno bisogno di assistenza domiciliare integrata, secondo i dati Istat, diminuiscono i posti letto nelle strutture private e pubbliche che erogano servizi residenziali. C’è tanta carenza di organici e di personale nel sistema socio sanitario ma per la CISL la tutela della salute passa per la tutela di un’occupazione di qualità. Sono tanti servizi di cui i cittadini molisani sono deprivati o hanno grosse difficoltà ad accedervi, emerge, poi in maniera drammatica, la frammentazione nell’erogazione dei servizi essenziali e l’accesso ad essi (farmacia, pronto soccorso, ufficio postale, uffici comunali, asili nido e scuole dell’obbligo).

Dopo l’analisi e una fotografia, grazie ai dati presentati dal sindacato sulla qualità dei servizi e dell’assistenza offerti in Molise elaborate dal professore Giuseppe Mauro, è stato proposto al mondo della politica di avviare, grazie alla contrattazione, una fase di programmazione partecipata e condivisa capace di superare ogni ostacolo per dare risposte concrete in termini di aumento di produttività, sviluppo e alla possibilità di superare i non rinnovi contrattuali e i limiti di legge finalizzato al raggiungimento di obiettivi condivisi in materia di realizzazione e gestione degli investimenti in termini di sanità e sociale.

Per la CISL, la FNP – CISL e la FP – CISL la Regione Molise sta giocando una partita importante dove il PNRR e i fondi di programmazione europea rappresentano un’opportunità di crescita che deve essere governato attraverso percorsi condivisi, da questa consapevolezza che, secondo il Segretario della Federazione dei Pensionati della CISL Vincenzo Traniello “può nascere un progetto collettivo che unisce diversi corpi sociali allo scopo di proporre un’alternativa al modello di sviluppo dominante. Puntare sulla persona significa prendersene cura dalla nascita alla morte, investendo sulla sua educazione e formazione; preoccuparsi del lavoro e dell’abitare; adoperarsi per la tutela dell’ambiente, per la rigenerazione dei territori e delle forme democratiche dello Stato. La sfida per un futuro più desiderabile passa da un rilancio della partecipazione. Il lavoro svolto dalle tante realtà economiche e sociali che sono la vera forza del Paese mostra che abbiamo un testo di competenze ed esperienze che già utilizza un paradigma nuovo, fortemente legato ai concetti di Solidarietà, Sostenibilità e Complessità. Per poter cambiare l’approccio con il sistema socio-sanitario del Molise riteniamo che sia necessario procedere con un metodo ben preciso che parte dall’analisi della anatomia e delle patologie del sistema ed elaborare un’idea di “salute” e bene comune ponendola come l’orizzonte verso il quale le politiche di cura possono e devono orientarsi. La nostra idea di salute è molto chiara. Si basa sul legame profondo tra Individuo e Società. Un suggerimento nasce dall’esigenza di costruire una rete di trasporto pubblico locale, che consenta di accedere ai servizi esistenti sul territorio regionale, ma è necessario fare un salto culturale nell’organizzazione e nella gestione dei servizi: favorire reti territoriali tra Enti locali, imprese e universo no-profit, attraverso un coordinamento regionale per poter ottimizzare l’erogazione dei servizi e favorire l’accesso ad essi da parte dei cittadini molisani”.

Il Segretario della CISL FP, Vincenzo Mennucci, nel suo intervento, ha sottolineato come la sanità molisana affronta una fase complessa, con diverse criticità che compromettono l’efficienza e l’efficacia del sistema, denunciando come “la gestione commissariale, che punta a risanare il deficit finanziario e a riorganizzare il sistema, mette in luce le profonde difficoltà strutturali e gestionali. Molte strutture necessitano di modernizzazione e aggiornamento tecnologico, i tempi medi di attesa, più di 90 giorni per una visita specialistica e 180 per interventi chirurgici, non solo compromettono la qualità della vita dei pazienti ma aggravano anche le condizioni di salute, e sono tante le persone che si curano fuori dai confini regionali. In una regione montuosa e a bassa densità di popolazione è fondamentale potenziare la rete dei servizi di medicina territoriale, promuovendo la prevenzione e l’assistenza domiciliare. La telemedicina può migliorare e favorire l’accesso ai servizi sanitari per le comunità isolate, consentendo consulti e diagnosi a distanza”.

Mennucci, ha, poi, valorizzato il lavoro del personale sanitario sociosanitario e assistenziale ricordando che sono stati lavoratrici e lavoratori impegnati in prima linea nell’emergenza Covid “sono il cuore pulsante del nostro sistema di cura e di assistenza, che meritano il rinnovo del contratto, maggiori tutele economiche e migliori condizioni lavorative attraverso la formazione continua, la contrattazione decentrata per un welfare aziendale che favorisca un giusto equilibrio tra vita professionale e personale anche grazie all’’introduzione di servizi di supporto psicologico per il personale sanitario può aiutare a gestire lo stress e prevenire il burnout, migliorando il benessere complessivo e la qualità delle prestazioni. La sanità in Molise ha bisogno di un impegno collettivo per superare le attuali sfide e costruire un sistema più equo e sostenibile. È essenziale che tutte le parti coinvolte, dalle istituzioni ai sindacati, lavorino insieme per garantire che ogni cittadino riceva le cure che merita e che il personale sanitario possa operare in condizioni ottimali”.

Il presidente della Regione Molise Francesco Roberti, interverrà al termine della tavola rotonda per portare il contributo del governo regionale ai lavori.

Le conclusioni sono affidate al Segretario Generale nazionale della CISL, Luigi SBARRA  che ha sottolineato come “bisogna mettere intorno ad un tavolo Regione, istituzioni locali, imprese e sindacati per considerare le criticità maggiori e valutare con attenzione ogni singola risorsa disponibile e quelle ulteriormente attivabili. Occorre rivoluzionare il vecchio modello sanitario focalizzato sulla patologia e disegnarne uno nuovo centrato sulla salute e sulla prevenzione”.’ Lo ha detto il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra a Castelpetroso in provincia di Isernia, al Convegno della Cisl sulla sanità in Molise. <<Dobbiamo ripensare l’assistenza, puntando allo sviluppo di una rete di servizi mirati, in grado di rispondere ai bisogni specifici delle persone.

Sul terreno dei diritti e della tutela della salute delle persone non accetteremo compromessi al ribasso nella prossima legge di bilancio. Di fronte alle enormi sfide poste dalle grandi transizioni in atto, da quella demografica a quella climatica e a quella tecnologica, bisogna considerare la spesa sociale orientata a soluzioni durevoli come un vero e proprio investimento patrimoniale. Dobbiamo voltare pagina e recuperare il terreno perduto. Vanno sbloccate assunzioni e stabilizzazioni, sviluppare i servizi socio-sanitari, estendere la medicina di prossimità, azzerare le liste di attesa, rilanciare gli investimenti su telemedicina e ricerca, digitalizzare i servizi, ammodernare strumentazioni e plessi ospedalieri, garantire la sicurezza nei posti di lavoro. Vanno rinnovati i CCNL per la Sanità pubblica e privata. Va supportata la non autosufficienza, che a livello nazionale coinvolge quasi 4 milioni di persone, non solo anziani”.

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