«Spegnete le luci prima, non dormiamo se giocano fino a tardi», ma i genitori dei ragazzi non ci stanno
TERMOLI. Il gusto del paradosso, è quello che a volte abbiamo sotto i nostri occhi.
Non vanno bene i ragazzini e i bambini che giocano a pallone sotto casa, in mezzo alle macchine, a loro rischio e pericolo, nemmeno però se gli stessi giocano in un campo attrezzato, quello di via dei Pruni, realizzato appositamente per dare logo uno sfogo e metterli al riparo dalle insidie stradali.
Residenti che lamentano come venissero disturbati fino a tarda sera, sino a quando non si spegnevano le luci dell'impianto sportivo, così sono partiti i reclami, che chiedevano, pensiamo con toni perentori, di spegnere prima l'illuminazione pubblica della struttura, ottenuta dopo quasi 20 anni di attesa, nell'autunno scorso. Così, da qualche giorno, l'estate si è improvvisamente accorciata per loro, adolescenti e ragazzi in età da primaria, che si trovano a dover rincasare, o spostarsi di nuovo in strada, poco dopo le 22.30.
Una dicotomia che, chiaramente, non è stata accolta senza colpo ferire.
«È scandaloso quello che sta succedendo per i bambini. Una vergogna, i bambini in strada non possono giocare perché i residenti non vogliono, troppo chiasso, è stato fatto un campetto da calcio, i residenti si lamentano che fanno troppo chiasso e chiedono al comune di far spegnere le luci alle 23 perché devono dormire. Ma stiamo scherzando? È estate, non si può parlare di disturbo prima della mezzanotte. Assolutamente bisogna ripristinare l'orario fino a mezzanotte. Le luci spente? Allora i bambini giocheranno in mezzo alla strada tra il campetto e il parchetto fino a mezzanotte e vediamo chi è più forte. Però, per i cani che abbaiano a tutte le ore del giorno e della notte va bene?», ha rintuzzato una delle pasionarie di via dei Pruni.