Pratiche di democrazia a Palata: «Costruire una opposizione consapevole alla speculazione energetica»
PALATA. Da Montenero di Bisaccia a Palata, il dibattito a difesa del territorio bassomolisano, contro il proliferare degli impianti di produzione delle energie rinnovabili diventa itinerante.
Ieri sera, in piazza San Rocco, a Palata, assemblea pubblica organizzata dal comitato locale che fa capo a Italo Di Sabato “Palata ribelle”.
Una platea piuttosto affollata, perché il tema è sensibile e riguarda le tradizioni di decine e decine di famiglie, che con l’agricoltura hanno visto tramandarsi terreni e attività agricola di padre in figlio nel corso del tempo, con una nuova linfa generazionale che negli ultimi anni ha preso corpo.
Per questo, si è parlato in modo chiaro e con dovizia di particolare, degli scenari che si prospettano per il territorio palatese e molisano in merito ai progetti agrivoltaici e ovivoltaici che interessano centinaia di ettari di terreni agricoli di Palata e del basso Molise.
Un dialogo partecipato che trae spunto proprio da un ultimo progetto presentato proprio sul territorio palatese.
«L'uso della nostra Terra sarà destinato in modo abnorme alla produzione di energia da fonti rinnovabili sacrificando anche i migliori terreni agricoli. Esiste un'alternativa? Di che numeri parliamo? Potrebbe essere il colpo di grazia per l'economia agricola e turistica molisana? Anche tralasciando il problema futuro della bonifica e smaltimento dei pannelli a fine vita, come potranno mai essere “ripristinate” le aree soggette a tali interventi, dopo aver denudato e compattato il suolo di versanti e crinali? Perché gli amministratori regionali non si sono opposti fermamente in difesa del territorio basso molisano e della sua vocazione agricola e turistica e paesaggistica?
Perché non si sono proposti progetti energetici alternativi, davvero ecologici e verdi?
Le tendenze allo spopolamento potrebbero accentuarsi? Queste solo alcune domande che sorgono spontanee, ma che rimangono senza risposta, nel silenzio inquietante della politica, mentre l’intero basso Molise viene aggredito in nome di una transizione energetica che nulla ha di ecologico e che calpesta i diritti, faticosamente conquistati in decenni, riguardo alla protezione della natura, al benessere delle comunità e alla salute dei territori, alla promozione del turismo in territori ricchi di biodiversità naturale che spettano anch’essi di diritto al futuro delle nuove generazioni», i temi messi a fuoco, in una calda serata di luglio, dove hanno preso parte in qualità di relatori i docenti universitari dell’Unimol Rossano Pazzagli, Luigi Mastronardi e Nicoletta Radatta del Comitato Salvaguardia del Territorio.
Oltre alla sindaca, Maria Di Lena, erano invitati consiglieri regionali, amministratori locali e rappresentanti delle associazioni ambientaliste e di categoria.
«Pratiche di democrazia: tre ore e mezza di assemblea autorganizzata a Palata per conoscere, discutere e condividere saperi per costruire una opposizione consapevole ai progetti di speculazione energetica in cui il territorio di Palata e dell'intero basso Molise è interessato... Ce n'est qu'un debut continuons le combat! No pasaran!» Il grido di battaglia di "Giovani, ribelli e sognatori".